Guardie giurate, una risorsa del Paese per rispondere all'emergenza

La crisi in atto fa emergere l’importanza della vigilanza privata all’interno del Paese, con l’essenzialità delle guardie giurate e delle strutture tecniche di supporto, che non devono essere fermate. Ne parla Marco Stratta, Segretario Generale di ANIVP nell'intervista rilasciata a essecome.

Il COVID 19 ci pone di fronte a situazioni completamente nuove. Quali sono le misure adottate per tutelare da una parte gli operatori in servizio e dall'altra le persone con cui si devono relazionare per svolgere le loro mansioni?

Nell’ambito dell’emergenza in atto le società non possono inventarsi nulla, il 'selfmade' non esiste. Sono stati emanati dei provvedimenti da parte del Governo e della autorità sanitarie preposte e tutto il sistema produttivo ci si deve attenere. Ovviamente questo ha determinato molto movimento sotto l’aspetto della gestione dei servizi, in quanto il quadro “sicurezza sul lavoro” di riferimento è mutato. La committenza, sia pubblica che privata, ha indirizzato ai fornitori, tra cui le società di vigilanza e sicurezza, una serie di istruzioni e procedure cui attenersi; in alcuni casi si è proceduto con il semplice censimento e identificazione dei soggetti che accedono alle strutture, in altri casi, forse uscendo un po’ dal seminato, con l’erogazione di “questionari” utili a certificare la buona salute dell’interessato. Queste iniziative possono aver dato fastidio, ma la necessità di sapere chi ha lavorato in un determinato ambiente è chiaramente ricavabile dalle circolari ministeriali. Sembra comunque, da una prima ricognizione, di avvertire che il sistema (RSPP – medico competente-datore di lavoro) stia nel complesso funzionando e che le misure di sicurezza adottate siano abbastanza univoche, sempre lato committenza. Non mi è stato riferito, per esempio, di richieste indiscriminate o immotivate all’utilizzo della mascherina o di altri dispositivi di protezione individuale, dove obiettivamente servivano invece sono state fornite. Le aziende associate o con cui si è discusso in questi giorni, ci confermano tutte di aver integrato il documento di valutazione dei rischi con informazioni specifiche sull’emergenza e di averle distribuite al proprio personale. Alcune società hanno anche costituito delle vere e proprie unità di crisi interne, per filtrare tutti gli eventi e gestire le decisioni.

Esistono piani per gestire l’emergenza in contesti sensibili come, ad esempio, gli aeroporti e i porti dove le guardie giurate svolgono attività essenziali per il movimento dei passeggeri?

Questo è l’aspetto più preoccupante, dal momento che non c’è alcun possibile equilibrio tra le procedure in materia di quarantena e le procedure di abilitazione e di formazione di una guardia giurata. Oggi, per esempio, se si avesse un caso confermato di Covid 19 tra un operatore ai varchi di un aeroporto, temo si metterebbe in profonda crisi l’erogazione nel suo insieme del servizio. In analogia potrei dire per un tribunale. La guardia giurata, come qualunque altra professionalità specializzata, non è immediatamente fungibile. Sotto questo profilo è necessario che le utenze e gli operatori di sicurezza attivino un confronto per capire come gestire una eventuale crisi, definire delle procedure se possibile.

Ma vi è anche il lato interno del problema, gli uffici ad esempio ma ancor più le centrali operative. Se per i primi si può pensare allo smart working, per le centrali operative è molto difficile da realizzare. Anche in questo caso le aziende devono pensare di realizzare procedure organizzative per evitare di rimanere senza operatori.

Avete richieste particolari da sottoporre agli organi tutori centrali e periferici?

Come ANIVP ci stiamo attivando in seno federale per portare all'attenzione delle Autorità preposte la necessità che gli operatori del comparto non vengano fermati nell'erogare i servizi di sicurezza anche in caso di blocco totale delle attività produttive. In particolare, le strutture tecniche di gestione degli allarmi, gli operatori di zona che devono intervenire sugli allarmi, gli addetti al trasporto valori sono essenziali durante questa fase di crisi per la sicurezza dei cittadini e il funzionamento del sistema Paese. Partiamo da questa considerazione per realizzare una risposta efficace che, in un primo momento, potrebbe essere anche solo la velocizzazione delle pratiche per la decretazione di una guardia giurata.

 

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