IA al lavoro in banca: il modello integrato di Neverhack

intervista a Leonardo Leoni, Head of Private Market Sales di Neverhack

Quali applicazioni di IA avete introdotto nella vostra gamma di sistemi che possono venire utilizzati da realtà bancarie per i servizi di facility e security?
In Neverhack abbiamo introdotto diverse soluzioni di intelligenza artificiale pensate per il settore bancario. Parliamo di algoritmi capaci di rilevare anomalie e potenziali minacce informatiche, sistemi di computer vision che analizzano in tempo reale i flussi delle telecamere di sicurezza, piattaforme di intelligence che incrociano dati da fonti interne ed esterne, fino a modelli predittivi per ottimizzare la gestione energetica e la manutenzione degli impianti critici. L’obiettivo è avere un’unica regia che colleghi sicurezza logica, fisica e facility.

Può descrivere in breve le prestazioni di sistemi con IA?
Le prestazioni si misurano soprattutto in tre aree: velocità, precisione e scalabilità. L’IA riduce drasticamente i tempi di rilevamento di un incidente, filtra i falsi positivi che spesso affollano i centri operativi e, grazie a infrastrutture cloud-native, riesce a servire dalla singola filiale fino a reti bancarie distribuite a livello internazionale.

Quali sono, dal vostro punto di osservazione, i principali vantaggi/svantaggi per l’utente banca consolidati a tutt’oggi?
I vantaggi più evidenti sono una maggiore capacità di prevenire minacce complesse, l’ottimizzazione dei costi operativi e la possibilità di avere un unico quadro integrato per sicurezza e facility. Per contro, restano due sfide: la necessità di investire inizialmente in addestramento e tuning dei sistemi, e quella di far crescere competenze interne capaci di governare la tecnologia.

Per quali applicazioni sono maggiormente richieste o sono da voi proposte per gli utenti del mondo bancario?
Oggi le banche ci chiedono soprattutto soluzioni di cyber threat intelligence integrata con la sicurezza fisica, automazione dei processi di risposta agli incidenti, sistemi antifrode basati su rilevamento di anomalie e computer vision per il controllo accessi. Parallelamente cresce l’interesse per applicazioni di manutenzione predittiva che assicurino continuità operativa nelle filiali e nei data center.

Guardando al futuro, come vede Neverhack l’evoluzione della sicurezza in banca con l’arrivo dell’intelligenza artificiale?
Il futuro della sicurezza bancaria sarà sempre più nell’integrazione tra uomo, dati e intelligenza artificiale. L’IA non sostituirà la capacità decisionale delle persone, ma diventerà un alleato strategico capace di analizzare enormi volumi di informazioni, collegare segnali deboli e supportare scelte rapide in contesti complessi. Le banche che sapranno unire tecnologia e cultura della sicurezza avranno un vantaggio competitivo decisivo, sia in termini di protezione sia di efficienza operativa.

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