Ma davvero la vigilanza è come uno yogurt scaduto?

La crisi degli organici delle società di vigilanza armata e non, è dovuta a più fattori come l’esposizione ai rischi e i turni 24/7, che già basterebbero ad allontanare chi cerca lavoro. La categoria ha fatto di meglio, “dimenticandosi” per anni che le persone che lavoravano alle loro dipendenze dovevano venire equamente pagate, formate e motivate. Leggi l'editoriale

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  • Come deve cambiare la cultura del lavoro. Il punto di InPlace, la nuova APL digitale

    Quali sono le cause del disallineamento tra domanda e offerta di lavoro che sta interessando in modo particolare settori labour intensive come i servizi di sicurezza, logistica e il retail, con impatti negativi anche per la continuità operativa dei rispettivi bacini di utenza? Risponde a questa domanda Paolo De Vincentiis, amministratore delegato di InPlace.

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  • Aiuto, mi è sparito il lavoratore!

    Dagli amministrativi ai commerciali, dai tecnici ai centralinisti, dai camerieri alle guardie, la “manodopera” sembra svanita nel nulla, lasciando scoperte decine di migliaia di posti di lavoro. Il motivo principale è l'insufficienza degli stipendi, specie nei servizi "labour intensive". Ma se aumentano gli stipendi, aumentano i prezzi e gli utenti sono disponibili ad accettarli? L'analisi nell'editoriale di essecome online n. 4/2022

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  • Mercato europeo del lavoro dei servizi di sicurezza, mal comune mezzo gaudio?

    Uno studio condotto da CoESS e UNI Europa, le confederazioni europee delle aziende e dei sindacati del comparto dei servizi di sicurezza, evidenzia difficoltà di reperimento di risorse umane analoghe in tutta la UE. Marco Stratta, Segretario Generale di ANIVP, analizza la situazione italiana individuando possibili azioni correttive.

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