Cosa dice l'IA della sicurezza nell’era della tecno-monarchia?

editoriale di essecome

Nel precedente editoriale avevamo scritto che “il modello sociale ultraliberista concepito nella Silicon Valley vede da una parte un pugno di "tecno-monarchi" esercitare un potere assoluto a livello planetario, grazie al controllo dei dati e delle tecnologie abilitanti; dall’altra masse sterminate di persone senza lavoro e, quindi in povertà totale. Uno scenario distopico che provocherebbe inevitabilmente conflitti sociali violenti dei quali la IA sarebbe solo causa inconsapevole.”
La preoccupazione di cosa potrebbe succedere portando all’estremo questo modello, assieme alle continue esibizioni di prepotenza intemerata (e di ignoranza abissale) che ci affliggono in queste settimane, stanno mettendo in discussione i principi stessi che stanno alla base della nostra civiltà, tra i quali la nozione di sicurezza non è di certo secondaria.

Di fronte ad una situazione che inevitabilmente sta polarizzando le opinioni sul piano politico, ci siamo chiesti se siano giustificabili i tentativi di appropriarsi della sicurezza di questa o quella fazione come argomento di persuasione, come abbiamo visto fare troppe volte.

Ponendo la domanda ad un soggetto “neutro” almeno sulla carta come ChatGPT abbiamo ottenuto questa risposta:

La sicurezza non è intrinsecamente né di destra né di sinistra; è un bisogno fondamentale di ogni società e a un valore che attraversa l'intero spettro politico. Tuttavia, il modo in cui viene interpretata, affrontata e implementata può variare a seconda dell'orientamento politico.

La sicurezza vista dalla destra
Focalizzazione sulla sicurezza fisica e legale: La destra tende a enfatizzare la necessità di un ordine pubblico rigoroso, con pene severe per chi infrange la legge e maggiore potenziamento delle forze dell'ordine.
Controllo sull'immigrazione: Spesso la destra collega il tema della sicurezza a quello dell'immigrazione, promuovendo politiche più restrittive per prevenire minacce percepite da fuori.
Difesa della proprietà privata: La sicurezza è vista anche in termini di protezione della proprietà privata e dei confini nazionali.

La sicurezza vista dalla sinistra
Sicurezza sociale ed economica: La sinistra tende a considerare la sicurezza in termini più ampi, includendo il diritto a un lavoro stabile, a una casa, all'istruzione e a un sistema sanitario efficiente. L'idea è che eliminare le cause della criminalità (povertà, disuguaglianze) contribuisca a una società più sicura.
Tutela dei diritti: Spesso la sinistra pone l'accento sull'importanza di rispettare i diritti individuali e collettivi, evitando approcci che potrebbero compromettere le libertà civili.
Giustizia riabilitativa: Più che punizioni severe, si tende a promuovere il reinserimento sociale di chi ha commesso reati.

Un tema trasversale
La sicurezza, in quanto bisogno umano e sociale, può essere affrontata con approcci complementari:
Una destra e una sinistra lungimiranti possono convergere su temi come la prevenzione del crimine attraverso l'educazione, la lotta alla corruzione e l'investimento in infrastrutture sicure.
Inoltre, esistono contesti in cui le differenze si sfumano, ad esempio nella lotta al terrorismo o nella protezione ambientale, che richiedono interventi condivisi.

Conclusione
Più che chiedersi se la sicurezza sia "di destra" o "di sinistra", potrebbe essere utile pensare  quali politiche siano più efficaci per rispondere ai bisogni specifici di sicurezza in un dato contesto. Le priorità e le soluzioni dipendono dall'equilibrio tra protezione, libertà e giustizia sociale
.”

Cosa ne pensano i professionisti della sicurezza? Il dibattito è aperto.

(In caso di riproduzione anche parziale, citare la fonte)

 

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