Il sindaco Tosi fa causa a Sicuritalia per la rapina di Castelvecchio

Secondo l'articolo del 22 marzo del quotidiano online Verona Sera, l'amministrazione comunale scaligera avrebbe incaricato il prof. Claudio Consolo di intentare causa a Sicuritalia per il mancato controllo al Museo di Castelvecchio la sera del 19 novembre, consentendo ai rapinatori di completare indisturbati la razzia di 17 dipinti di enorme valore artistico e storico.

Flavio Tosi avrebbe dichiarato che “nell'offerta di gara presentata dalla North East Services, la società rilevata da Sicuritalia, al capitolo "periferiche GSM o GPRS Bidirezionali - punto b" è esplicitamente indicato: "il trasmettitore è in grado di inviare, in tempo quasi reale, ben 8 informazioni (doppie) diversificate, cosicchè l'operatore di centrale può seguire costantemente quanto accade sull'impianto. Potranno così essere prontamente rilevati disinserimenti dell'impianto a orari non previsti, l'eventuale mancanza di inserimento all'orario stabilito, allarmi differenziati antifurto (anche per area), antincendio, antirapina e eventuali altre anomalie.

L’articolo di Verona Sera prosegue: “Il servizio di vigilanza - continua il sindaco - era stato affidato in esito ad una gara pubblica in cui, nella parte dell'offerta tecnica, era stata chiesta una relazione sulle modalità di acquisizione dell'allarme e sulle attività svolte dalla Sala operativa. Nella documentazione presentata dalla North East Services, la ditta aggiudicataria che per la qualità del servizio offerto aveva peraltro ottenuto il punteggio massimo su questo specifico punto, era espressamente previsto che dalla Centrale Operativa sarebbe stato possibile rilevare anche il mancato inserimento dell'allarme. A queste modalità di svolgimento del servizio, quindi, si era obbligata la ditta aggiudicataria con il contratto sottoscritto dal Comune, contratto in cui è poi subentrata ad ogni effetto di legge Sicuritalia Spa. Pertanto - conclude il sindaco - l'amministrazione comunale ha dato incarico al professor avvocato Claudio Consolo di intentare causa a Sicuritalia, che ha la responsabilità piena e totale del mancato intervento di controllo.“

Quanto sopra avviene a pochi giorni dall’arresto di una banda di 13 persone, tra italiani e moldavi, che avrebbero compiuto materialmente la rapina (leggi la notizia) e nascosto i 17 dipinti – del valore stimato di 20 milioni di euro - presumibilmente in Moldavia. Tra gli arrestati, la guardia giurata dipendente da Sicuritalia di servizio al museo al momento della rapina che, secondo gli inquirenti, avrebbe agito da basista della banda.

A cura della Redazione

 

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