ASSORUP al II Congresso Nazionale: bilanci e obiettivi

intervista a Daniele Ricciardi, presidente ASSORUP

Qual è la fotografia di ASSORUP alla vigilia del II Congresso Nazionale?
ASSORUP è un’associazione giovane, creata a fine 2022 ma operativa da inizio 2023, con un obiettivo ambizioso: trasformare i RUP da funzionari a professionisti degli appalti mediante un network che offra tutela e servizi agli iscritti anche con progetti formativi in grado di soddisfare le esigenze più elevate.
A poco più di due anni dalla fondazione, ASSORUP è riuscita nell’intento di creare una struttura organizzativa in grado di rappresentare un punto di riferimento per i RUP in tutta Italia.
Il Congresso Nazionale, che lo scorso anno ha visto la presenza di oltre 200 RUP provenienti dalle 20 Regioni italiane, ha contribuito alla diffusione delle proposte di ASSORUP per migliorare la vita lavorativa dei RUP, così come hanno contribuito fortemente le 12 conferenze regionali e provinciali che abbiamo organizzato da nord a sud della Penisola in meno di un anno.
Grazie al sostegno di alcuni operatori economici, abbiamo poi promosso seminari online aperti a tutti. Nelle scorse settimane, abbiamo reso noto il piano delle iniziative per il 2024-2025 che ci vedrà impegnati nell’organizzazione di tantissimi eventi che coinvolgeranno i RUP di tutta Italia.
Inoltre, abbiamo aperto una spazio virtuale su whatsapp, in cui è possibile porre domande alle quali i singoli partecipanti possono rispondere: siamo riusciti a creare una comunità molto attiva e partecipativa.

Dal vostro punto di vista, quali sono le esigenze più impellenti da sottoporre al Governo a supporto dei RUP per lo svolgimento dell’attività?
Per noi ci sono tre parole chiave: formazione, certificazione e riconoscimento. Lo scorso maggio abbiamo presentato in Parlamento un’indagine che ha lasciato un quadro desolante: in Italia non si investe nella formazione di chi spende il denaro pubblico: negli ultimi 3 anni il 40% delle Stazioni appaltanti intervistate non ha messo a bilancio un euro.
In occasione del Congresso Nazionale dello scorso anno, abbiamo chiesto ufficialmente al Governo e al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni di aprire un tavolo di confronto sulle necessità più impellenti: professionalizzazione e incentivi per i RUP che gestiscono appalti e concessioni per un valore di oltre 300 miliardi di Euro e che meritano la massima considerazione.
Come ASSORUP, per quanto riguarda la certificazione, abbiamo proposto poi l’istituzione di una “Patente del RUP”, ovvero una attestazione delle competenze assegnata sulla base dell’expertise, riconosciuta universalmente e suddivisa in quattro livelli di competenza: base, intermedio, avanzato ed esperto.
Questa garantirebbe la qualificazione dei professionisti a disposizione delle Stazioni appaltanti (anche mediante un albo di esperti), ma anche una maggiore tutela per i RUP stessi attraverso una patente che gli permetta di guidare al meglio procedure e contratti. Infine, ASSORUP è stata riconosciuta tra le organizzazioni più attente alla valorizzazione del lavoro nella PA.

Quali sono le criticità maggiori sul piano legislativo, in particolare dell’attuale codice degli appalti?
Quello del Codice degli appalti è un tema che ci preoccupa molto e la correzione dello stesso è per noi una priorità. Il sistema dei contratti pubblici impegna ogni anno oltre 300 miliardi di Euro, con oltre 200 mila operatori economici coinvolti.
Va ricostruito dalle fondamenta, dalle colonne portanti ossia dai Responsabili Unici del Progetto. Recentemente una delegazione dell’Associazione ha tenuto un’audizione in Parlamento, per esprimere le proprie osservazioni in merito ad alcune risoluzioni.
La nostra proposta e il nostro auspicio è che venga svolta un’indagine conoscitiva allo scopo di acquisire informazioni e documenti sullo stato dell’attività dei RUP.
Bisogna intervenire sugli adempimenti semplificando la vita anche agli operatori economici che sostengono talvolta il costo della partecipazione a gare infinite o a contratti viziati dal principio. RUP e operatori sono sulla stessa barca e sanno esattamente cosa non consente di raggiungere il traguardo di una corretta esecuzione.
Bisogna partire da un’indagine conoscitiva che li coinvolga in maniera approfondita perché ogni decreto correttivo, come prevede la legge, deve effettuare un’analisi ed una valutazione di impatto regolatorio.

Sul fronte della formazione dei RUP, uno dei temi più sentiti, quali iniziative avete finora assunto e assumerete in futuro?
Come detto, fra i cavalli di battaglia di ASSORUP c’è il tema della formazione. Per noi è fondamentale mettere a disposizione dei RUP degli strumenti che possano garantire agli stessi delle tutele procedurali nello svolgimento del proprio lavoro e alle Stazioni appaltanti l’opportunità di affidare i lavori a professionisti qualificati in grado di svolgere le attività in modo ineccepibile.
Oltre la Patente del RUP, ASSORUP ha anche creato uno strumento formativo del quale può avvalersi la singola Stazione appaltante, ovvero il TRAINING VIRTUALE.
Progettato sulla base del fabbisogno raccolto da centinaia di RUP e con la collaborazione di un team di docenti esperti e qualificati, si ispira al modello europeo ProcurCompEU 2020 ed agli indirizzi della SNA.
L’Associazione mette a disposizione della Stazione appaltante un catalogo di oltre 100 corsi i cui temi vertono su argomenti concreti e attuali definiti da un team di docenti composto da circa 30 esperti, tra cui docenti SNA, liberi professionisti e RUP dipendenti o dirigenti di Stazioni appaltanti.
Il catalogo è aggiornato periodicamente in base alle novità e agli argomenti che sono segnalati dagli stessi professionisti.
Ogni corso prevede una parte asincrona registrata ed una sincrona su richiesta che prevede un’ora in aula virtuale dove il docente consoliderà le competenze rispondendo ai quesiti e somministrerà un test finale di 10 domande. Si tratta di un formato innovativo ed operativo che integra le modalità classiche di formazione in aula o a distanza.

Cosa prevede il programma del II Congresso Nazionale?
Anche quest’anno abbiamo deciso di organizzarlo a Roma, data la sua centralità sul territorio nazionale e rispetto allo scorso anno abbiamo optato per un programma più “tecnico”.
Nella prima parte del Congresso porremo l’accento su concetti fondamentali come “Formare, Certificare, Riconoscere”, che vedrà protagonista un panel formato da politici, istituzioni, professori universitari e operatori economici; nella seconda parte apriremo quattro tavoli di lavoro con temi di estrema attualità come progettare in BIM, AI nel procurement, gli appalti nella sanità e Il PPP negli enti locali, che vedranno la presenza di grandi esperti di ogni singolo settore.
Sarà un’occasione unica per dare voce ai RUP e per elaborare delle mozioni condivise in vista del correttivo del Codice.

Contatti:
Tel. +39 377 597 3673
posta@assorup.it - www.assorup.it

 

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