Vigilate, le applicazioni di IA per l’analisi dei dati della videosorveglianza
Stefano Gosetti, VP di Vigilate, presenta ad APR 2024 lo sviluppo della IA applicata all’analisi delle immagini e i vantaggi che offre rispetto alle tecnologie tradizionali.
In base alla vostra esperienza quali sono gli ambiti nei quali le applicazioni d IA generano maggiori vantaggi per la sicurezza fisica?
In ambito di sicurezza fisica è indubbio che stiamo assistendo ad una evoluzione molto rapida principalmente nel settore della videosorveglianza rispetto ad altre tecnologie più tradizionali come I sistemi antintrusione. La sensoristica volumetrica e di contatto negli ultimi 30 anni è stata notevolmente raffinata ma ha sempre l’handicap di produrre eventi “ciechi” che costringono chi li deve gestire a effettuare una verifica diretta inviando pattuglie di controllo, oppure avvalendosi di video-controllo da remoto.
Con l’avvento dell’IA applicata ai sistemi TVCC, gli eventi vengono generati fondendo le due attività di rilevazione e verifica in quanto gli allarmi derivati dalle immagini permettono all’operatore, contemporaneamente alla ricezione dell’evento, di effettuare una video verifica per accertare in tempo quasi reale se questo sia allarme reale o meno. Inoltre, quasi sempre l’IA elabora le immagini permettendo di ampliare il campo analizzato rispetto alle altre tecnologie per cui non ci si limita più a controllare un varco, una linea, un lobo o un’area ristretta, rendendo sempre più difficile all’intrusore eludere.
Quali sono le linee di sviluppo che state seguendo?
Vigilate è concentrata nello sviluppo di due fronti tecnologici: Il primo fronte riguarda lo sviluppo dell’IA applicata all’analisi delle immagini di videosorveglianza su sistemi di sicurezza già esistenti e installati in campo anche con tecnologia datata. Qui l’IA va adattata a lavorare con diversi livelli di qualità di streaming video (da camere ad alta e bassa risoluzione, camere termiche, camere analogiche, camera ottimizzate o meno alle basse luminosità...) e quindi i modelli di riferimento (dataset) vanno curati e creati ad-hoc...
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