Videocamere di sorveglianza e GDPR: come stare al passo con la legge
a cura di Cittadini dell’Ordine spa
Nel momento in cui installiamo delle videocamere di sorveglianza per proteggere le nostre proprietà, che siano esse di tipo domestico o commerciale, siamo tenuti a rispondere agli adempimenti richiesti dal Garante della Privacy in quanto andremo a registrare e conservare per periodi di tempo variabili i dati di individui a cui non possiamo richiedere il consenso personalmente.
La legge Italiana, infatti, vieta in modo esplicito di effettuare riprese in aree dove non vi sia stata previa segnalazione dell’operatività di sistemi di videosorveglianza. Il requisito fondamentale richiesto è l’affissione del cartello di avviso di area videosorvegliata.
La sua mancata o errata affissione può conseguire in multe fino al valore di 36.000 euro, in quanto i cartelli devono seguire delle regole rigide che riguardano sia i contenuti (le informazioni scritte su di essi) che la loro posizione.
Contenuti a norma di legge
Per essere a norma, un cartello di avviso di area videosorvegliata deve riportare alcune informazioni obbligatorie:
• Il nome del titolare del trattamento dei dati, ovvero chi effettua la registrazione (nome dell’azienda o privato cittadino)
• La motivazione della sorveglianza
• Informativa sui diritti dei soggetti ripresi
• Informazioni sul trattamento delle immagini: se sono conservate e per quanto tempo, se vengono trasmesse a terzi (istituti di vigilanza, forze dell’ordine, ecc)
Queste informazioni sono definite di “primo livello”. Oltre alle informazioni di primo livello, deve esserci un chiaro riferimento ad una serie di informazioni definite di “secondo livello” e sul dove reperirle. Queste informazioni sono più tecniche e dettagliate, ma devono comunque essere di facile accesso per l’interessato; potrebbero essere indicate tramite un link o un QRcode.
La posizione corretta di affissione
La funzione del cartello è di rispondere all’esigenza di tutela della privacy, per questo motivo la sua esposizione è obbligatoria e non può venire nascosto.
Per essere a norma rispetto al GDPR, i cartelli di avviso di area videosorvegliata devono essere collocati prima del raggio di azione delle telecamere. Non è pertanto ammesso posizionare un cartello che avvisi della presenza delle telecamere in un punto già soggetto al raggio d’azione delle stesse.
Attività commerciali e aziende
Attività commerciali, aziende e uffici possono installare videocamere di sorveglianza seguendo una procedura specifica. La possibilità di usufruire di sistemi di videosorveglianza è infatti consentita esclusivamente per soddisfare esigenze produttive, di sicurezza sul lavoro e di tutela del patrimonio aziendale.
I dipendenti dovranno firmare un’autorizzazione preventiva all’installazione dei sistemi di controllo dei lavoratori in caso questi siano installati per il monitoraggio della loro attività. Non è possibile controllare i dipendenti a loro insaputa.
Anche per quanto riguarda i contesti aziendali lavoratori, clienti, fornitori e chiunque acceda alla zona videosorvegliata dovrà essere avvisato preventivamente della presenza di telecamere tramite i cartelli.
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