Sicurezza delle infrastrutture, l'importanza del monitoraggio per la prevenzione dei sinistri
Roma, 9 febbraio 2022 – L’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (ANSFISA) ha inviato al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims) e alle Commissioni parlamentari competenti la Relazione delle attività relativa al 2021, in linea con quanto previsto dal comma 5-bis dell’articolo 65 del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77 (decreto semplificazioni 2021).
Il documento illustra il primo anno di attività di Ansfisa, operativa dal 30 novembre 2020. In questo periodo, l’Agenzia ha consolidato la propria struttura avvalendosi di una nuova sede operativa a Roma e predisponendo l’ampliamento dell’organico grazie a un concorso nazionale per il reclutamento di 275 risorse tra ingegneri, tecnici e amministrativi. Diversi interventi normativi hanno disposto l’estensione delle competenze anche all’ambito della Commissione Permanente Gallerie e sulla sicurezza degli impianti fissi: metropolitane, funivie, tram, ascensori, scale mobili e tapis roulant.
"L’obiettivo di Ansfisa" – ha dichiarato il Direttore Domenico De Bartolomeo – "è quello di uniformare il più possibile il monitoraggio delle infrastrutture da parte dei gestori che sono i primi responsabili della sicurezza. Stiamo lavorando per accompagnare le aziende verso una nuova attenzione alla manutenzione che la renda più efficace. L’Agenzia vigilerà su questo aspetto a tutela della sicurezza dei cittadini in ogni settore di sua competenza: dai treni alle metropolitane, dalle funivie alle strade, ponti e gallerie."
La Relazione descrive l’avvio dell’attività ispettiva su strade e autostrade che ha affiancato la supervisione nel settore ferroviario. Da luglio 2021 sono state effettuate 27 ispezioni e 5 audit dei sistemi di gestione della sicurezza presso i gestori coinvolgendo 30 tecnici organizzati in commissioni che hanno operato su 13 tratte stradali/autostradali e 170 opere civili (ponti, viadotti e gallerie) distribuite su tutto il territorio nazionale. A queste si aggiungono le ispezioni in 9 gallerie situate sulla rete transazionale (TERN), 2 ponti mobili e tre visite a seguito di segnalazioni pervenute da privati e istituzioni. Le ispezioni finora non hanno evidenziato criticità tali da pregiudicare la sicurezza dell’infrastruttura o della circolazione stradale ed autostradale: non è stato, quindi, necessario imporre immediate limitazioni all’uso delle infrastrutture. Tuttavia, il quadro complessivo ha rilevato una realtà disomogenea nel monitoraggio delle opere e carenze manutentive diffuse.
Il programma di vigilanza 2022 punta al potenziamento delle attività rispetto all’anno precedente con 12 concessionari autostradali, 6 strade statali gestite da Anas e 3 strade regionali, per complessivi 8 audit sui sistemi di gestione della sicurezza, 29 visite di campo a campione, 15 gallerie e 400 opere d’arte da ispezionare. Particolare attenzione sarà prestata a ponti e viadotti in conglomerato cementizio armato ordinario o presollecitato realizzati tra gli anni ’60 e ’70.
La Direzione generale per la sicurezza delle ferrovie ha intensificato nel corso del 2021 l’attività di supervisione: sono state ispezionate 43 imprese ferroviarie, 12 gestori dell’infrastruttura, 2 gestori di reti isolate per un totale di 1.200 elementi verificati (veicoli e operatività del personale) a cui si aggiungono 21 audit sul gestore dell’infrastruttura nazionale e 23 procedimenti di segnalazione di irregolarità attivati a seguito di ispezione. Inoltre, sono stati emessi 11 certificati e 2 autorizzazioni di sicurezza, 48 autorizzazioni di tipi di veicoli su reti interconnesse, 2 sulle reti isolate, 162 autorizzazioni per l’immissione sul mercato di 697 veicoli ferroviari e 65 autorizzazioni per la messa in servizio di sottosistemi e applicazioni generiche di bordo e di terra.