Sanità e Sicurezza nell’Era dell’Intelligenza Artificiale: la visione di Base Digitale
intervista a Nils Fazzini, Sales Director Area Security Solutions di Base Digitale
Garantire la sicurezza nelle strutture sanitarie significa oggi molto più che proteggere accessi e infrastrutture: significa assicurare la continuità delle cure, tutelare il personale e i pazienti e proteggere un patrimonio informativo e tecnologico sempre più complesso.
In questo scenario, Base Digitale (BD) si propone come partner tecnologico di riferimento per il settore sanitario, grazie a un approccio integrato che unisce competenze di sicurezza fisica, cyber security e intelligenza artificiale adattiva.
Quali soluzioni proponete per rendere più sicura la permanenza all’interno delle strutture sanitarie dei pazienti e degli operatori?
Le strutture sanitarie moderne sono veri e propri ecosistemi complessi, dove la sicurezza non può più essere gestita in modo frammentato.
Base Digitale risponde a questa esigenza con Centrax, la piattaforma Open PSIM (Physical Security Information Management) che integra e governa in un unico ambiente operativo tutte le componenti di sicurezza: videosorveglianza, controllo accessi, antintrusione, rilevazione incendi, gestione emergenze e tracciamento asset.
Grazie a Centrax, gli ospedali e le strutture sanitarie possono:
• centralizzare eventi e allarmi provenienti da tecnologie e fornitori diversi, riducendo i tempi di reazione e migliorando la consapevolezza situazionale;
• automatizzare le procedure operative, garantendo il rispetto dei protocolli e degli SLA anche in contesti ad alta intensità come pronto soccorso o reparti critici;
• coordinare in tempo reale operatori, vigilanza e forze dell’ordine attraverso workflow digitali e tracciati.
Il risultato è un sistema che “vede, comprende e reagisce”, coordinando tecnologie e persone in modo proattivo per garantire la sicurezza e la continuità delle attività cliniche.
Avete sviluppato o avete in programma soluzioni tecnologiche e/o servizi per applicazioni in ambito sanitario non di security?
Oltre alla sicurezza fisica, BD sta lavorando su soluzioni basate sull’Intelligenza Artificiale adattiva e distribuita per migliorare la qualità e la continuità delle cure. Grazie anche alla collaborazione con società del Gruppo SESA come Var Group e Computergross, e con primari player tecnologici, BD ha sviluppato piattaforme in grado di applicare algoritmi di analisi video avanzata direttamente sui flussi dei sistemi di videosorveglianza già presenti nelle strutture sanitarie.
Questa tecnologia consente di:
• rilevare comportamenti anomali o situazioni di rischio come aggressioni al personale, cadute, deambulazioni notturne o tentativi di fuga di pazienti fragili;
• monitorare da remoto pazienti affetti da Alzheimer o demenza, garantendo sicurezza e privacy senza presidi fisici costanti;
• supportare la teleassistenza post-operatoria, ad esempio nel caso di trapianti o riabilitazioni, tramite analisi video non invasive e anonimizzate;
• anticipare emergenze correlando dati provenienti da sensori IoT, reti antincendio e dispositivi ambientali.
L’adozione dell’AI adattiva “on-top” dei sistemi esistenti permette di valorizzare le infrastrutture già installate, riducendo tempi e costi di implementazione e mantenendo il pieno rispetto delle normative sulla privacy e sul trattamento dei dati sanitari.
Qual è la vostra visione di lungo periodo sul ruolo della sicurezza nel mondo sanitario digitale?
Il terzo pilastro della nostra strategia è la governance dei dati. La crescente convergenza tra mondo fisico e digitale – con dispositivi medicali connessi, piattaforme cloud e sensori intelligenti – impone un nuovo paradigma di sicurezza basato su interconnessione e resilienza.
Attraverso la suite di servizi gestiti di cybersecurity, BD protegge non solo gli impianti fisici ma anche le infrastrutture IT e OT, garantendo la conformità alle principali normative europee, tra cui NIS2, AI Act e IT Asset Management (ITAM).
L’obiettivo non è soltanto difendere, ma abilitare: un ecosistema sicuro favorisce la collaborazione tra reparti, riduce gli incidenti, migliora l’esperienza dei pazienti e rafforza la fiducia nelle strutture sanitarie, pubbliche e private.
Parliamo quindi di un futuro human-centered?
Per Base Digitale, la tecnologia è davvero efficace solo se rimane al servizio delle persone.
Ogni progetto viene sviluppato secondo il principio “Human in the Loop”: l’intelligenza artificiale non sostituisce l’operatore, ma ne amplifica la capacità di analisi e decisione, liberandolo da attività ripetitive per concentrarsi su ciò che conta davvero - la sicurezza e il benessere dei pazienti.
Il metodo BD si fonda su tre direttrici:
1. Integrazione dei sistemi, per un controllo coordinato e intelligente;
2. Intelligenza distribuita, per aumentare la capacità predittiva e ridurre i tempi di risposta;
3. Centralità dell’uomo, per mantenere la tecnologia coerente con la missione del settore sanitario: proteggere, assistere, curare.
Contatti:
Base Digitale
www.basedigitale.com









