Ritorna “APR security & safety” per parlare di sicurezza globale dei trasporti pubblici nella nuova normalità
AIR, PORT, RAIL security & safety era la testata lanciata nel 2004 come supplemento cartaceo del magazine essecome, poi integrata nella piattaforma securindex, per offrire agli operatori del trasporto pubblico un punto d’incontro per scambiare informazioni, interpretare norme, lanciare proposte e conoscere le migliori soluzioni in materia di sicurezza dopo gli shock collettivi dell’11 settembre 2001 e degli attentati che negli anni successivi hanno colpito soprattutto l’Europa.
Gli aerei civili contro le Torri e il Pentagono e gli attacchi suicidi nelle metro di Madrid e di Londra avevano fatto comprendere quanto fossero vulnerabili mezzi e infrastrutture dei trasporti pubblici e quanto fosse necessaria la rapida divulgazione di una “coscienza di sicurezza” condivisa a livello di sistema e di opinione pubblica.
Se l’ondata di attentati che tra il 2015 e il 2018 ha colpito in particolare in Francia e Germania non ha toccato aeroporti, stazioni e metro ma si è concentrata su “soft target” come uffici, teatri, ristoranti, mercatini natalizi e passeggiate di fatto indifendibili sul piano fisico senza ricorrere a misure straordinarie da stato di guerra, il motivo va cercato anche nell’attenzione dei governi, degli operatori pubblici e privati e degli stessi viaggiatori per la messa in sicurezza del trasporto pubblico rispetto alle minacce di attacchi fisici adottando, ognuno per la propria parte, adeguate misure normative, tecnologiche, procedurali e comportamentali.
Nello stesso arco temporale, la trasformazione digitale ha dilatato la minaccia degli attacchi informatici ad ogni livello, riportando in prima linea i trasporti, in particolare quelli aerei, come bersagli molto attraenti di attacchi ransomware (vedasi Delta Airlines nel 2016 e gli aeroporti di Kiev, Atlanta, Albany, San Francisco fino ad oggi) ma anche di possibili minacce “combinate” a scopo terroristico.
Per ultima, ma solo in ordine di tempo, la pandemia Covid 19 ha fatto irrompere, nel cantiere sempre aperto della sicurezza dei trasporti, i controlli sanitari dei passeggeri imponendo ai responsabili della sicurezza di prendere in carico anche il fronte “health” in aggiunta ai fronti consolidati di “physical security”, “safety” e “cyber security”.
Un passaggio non solo teorico, dal momento che provoca molteplici problemi di ordine pratico per le organizzazioni, ad esempio in termini di competenze, di gerarchie funzionali e di interpretazione di norme confliggenti, le cui risoluzioni passano ancora una volta attraverso il confronto e la condivisione delle informazioni tra le istituzioni, i gestori, gli operatori di terra, i provider di tecnologie e servizi.
Riproponiamo dunque APR security & safety quale punto d’incontro fra quanti operano nel settore allo scopo di contribuire allo scambio di conoscenze, con l’incrollabile convinzione che la divulgazione di quella “coscienza di sicurezza” prima ricordata sia la migliore difesa contro ogni tipo di minaccia, ancor più adesso nella nuova normalità.
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