La storia degli imprenditori trevigiani Menuzzo e di CAME diventa un libro
“Per fare il futuro bisogna essere capaci di immaginarlo, progettarlo, raccontarlo e dotarlo di significati abbastanza coinvolgenti da convincere altre persone a seguire lo stesso cammino”.
Con queste parole Paolo Menuzzo, ideatore e fondatore di CAME, sintetizza la storia imprenditoriale del gruppo veneto che in quasi di 50 anni da semplice startup, da lui fondata nel 1972, è diventata una realtà leader a livello mondiale nel settore dell’automazione. Questa capacità di coinvolgere le persone è propria anche del figlio Andrea, la seconda generazione Menuzzo, entrato in azienda nel 2001 (nella filiale tedesca de Gruppo) e divenuto CEO nel 2005 per guidare il Gruppo CAME verso il futuro. Alla base del successo le persone, che per volontà imprenditoriale rimarranno sempre al centro perché sono il motore fondamentale per la crescita di questo Gruppo internazionale che mantiene saldamente il suo quartier generale alle porte di Treviso.
Durante la presentazione del libro ‘I Menuzzo e Came. Una storia di passione per il prodotto, i clienti e le relazioni’ organizzata da Assoindustria Veneto Centro con la presenza dell’autore, il docente universitario Andrea Moretti, il racconto di Paolo Menuzzo, oggi Presidente CAME Group, si è snodato dalle origini dell’azienda ai giorni nostri, una realtà che nel tempo ha saputo mantenere ben saldi i suoi punti di forza: la valorizzazione del capitale umano, l’impegno costante per l’innovazione, la ricerca dell’eccellenza e la continua tensione verso il futuro.
Il libro rivela la storia di un'impresa che già ad inizio degli anni 2000 è considerata uno dei leader mondiali dell’automazione per cancelli e oggi punta ad essere tra i player mondiali nell’offerta di soluzioni integrate per l’automazione, il controllo e la sicurezza di ambienti Residenziali, Pubblici e Urbani. Un obiettivo ambizioso che si è scontrato nel tempo anche con alcuni fattori negativi (profonda trasformazione dell'intero ambiente competitivo, bolle finanziarie, evoluzioni tecnologiche come l’Industry 4.0), che tuttavia non hanno mai scoraggiato Paolo Menuzzo, rappresentante emblematico del contesto imprenditoriale economico e sociale del ricco nord-est che ha saputo costruire il suo futuro gettando le basi di quel benessere che non può essere dato per scontato. Un uomo che ha fatto suo il detto popolare ‘quando si chiude una porta si apre un portone’ e ogni volta che sorgevano situazioni problematiche ha saputo volgere lo sguardo oltre l’ostacolo e trovare nuove opportunità, nuovi traguardi da raggiungere mantenendo sempre salda la leadership e il ruolo di imprenditore, anche quando, con la forte crescita aziendale, giunge il momento di far entrare in azienda la seconda generazione e ritagliarsi il ruolo di Presidente.
Il figlio Andrea Menuzzo, di fronte alla sfida di gestire il gruppo in forte sviluppo, ha saputo sperimentare nuove possibilità di business model in un momento molto dinamico ma anche incerto, in cui le regole del passato non sembravano essere più valide, e per crescere era necessario continuare a innovare su più fronti, misurarsi con un’espansione non solo quantitativa ma anche qualitativa, una crescita del fatturato, del numero di dipendenti, e maggiori competenze.
La capacità di saper innovare in senso ampio è l’ingrediente che fa la differenza in casa CAME, oggi come ieri, segnando trasformazioni e cambiamenti che contribuiscono all’evoluzione e alla spinta del Gruppo di Treviso tra i leader mondiali del settore.
Nel libro la storia di CAME è raccontata dalle parole dall’imprenditore Paolo Menuzzo che illustra i passaggi salienti, che dalla fine degli anni ‘70 portano la startup a diventare un impresa leader dell’automazione per cancelli prima, e successivamente leader della gestione degli accessi. Andrea Menuzzo tratteggia invece i cambiamenti che hanno caratterizzato la storia più recente del gruppo, dagli anni 2000 ad oggi; un’azienda che punta ad essere un partner tecnologico capace di offrire prodotti di qualità ai propri clienti sia in ambito domestico che collettivo.
Rilevante nel racconto anche l’aspetto che segna profondamente la storia di questa realtà imprenditoriale, l'innovazione, il filo rosso che si ritrova lungo l'intera storia di CAME; infatti, la sua capacità di crescere si associa alla capacità di innovazione che non si limita alla sola innovazione di processo di prodotto ma diventa una leva fondamentale del vantaggio competitivo valido strumento per superare i periodi di crisi.
Il Gruppo CAME è oggi presente in 118 Paesi del mondo. Conta 1.700 dipendenti ed è depositario di oltre 50 brevetti.
CAME
CAME è brand di riferimento e partner globale per soluzioni integrate pensate per l’automazione, il controllo e la sicurezza di ambienti residenziali, pubblici e urbani, che generano spazi intelligenti per il benessere delle persone. Il Gruppo sviluppa automazioni per ingressi, sistemi di videocitofonia, termoregolazione, sistemi domotici e antintrusione e porte sezionali per ambienti residenziali e industriali. Offre anche soluzioni per i grandi progetti e per l’urbanistica, sistemi per la gestione di parcheggi automatici, per il controllo degli accessi e la sicurezza degli ambienti collettivi. Con una storia di oltre 60 anni alle spalle, il Gruppo fondato da Paolo Menuzzo, oggi Presidente della holding CAME Group, ha il suo Headquarters a Dosson di Casier, in provincia di Treviso, e possiede 7 stabilimenti produttivi a Treviso, Sesto al Reghena (PN), Spilimbergo (PN), Avignone (Francia), Barcellona (Spagna), Londra (Inghilterra) e Kocaeli (Turchia). Andrea Menuzzo, figlio del fondatore, è il Presidente di CAME S.p.A. La società conta 1.700 dipendenti, presidia il mercato con filiali in 20 Paesi e grazie a partner e distributori commerciali opera in 118 Paesi in tutto il mondo. Nel 2020 ha registrato un fatturato di 232 milioni di Euro.
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