Dati, algoritmi e contante intelligente: il retail entra nell’era del cash management predittivo

intervista a Nils Fazzini, Direttore Commerciale Area Security, e Leonardo Borghi, Responsabile BSafe Cash Management - Base Digitale Group

Oggi si parla molto di data driven strategy. Ma cosa significa applicarla al mondo del contante, che per definizione è fisico e analogico?

È vero, il contante nasce come materia “dura”, ma ormai genera una quantità di dati digitali enorme. Ogni versamento, ogni accredito bancario, ogni ritiro o anomalia è un’informazione utile. Con BSafe, la nostra piattaforma di gestione integrata del ciclo del contante, abbiamo deciso di trattare questi dati non come semplici registri di transazioni, ma come una fonte di conoscenza.
Analizzando lo storico, possiamo prevedere quando un punto vendita avrà bisogno di fondi, dove si accumula liquidità in eccesso, quali fasce orarie generano rischio operativo o inefficienza. Il contante diventa così un asset informativo, non un problema logistico.

In che modo BSafe utilizza concretamente questi dati?

BSafe nasce per collegare in un unico portale tutti i soggetti coinvolti nel ciclo del contante: punto vendita, trasporto valori, banca e service provider.
Oggi la piattaforma raccoglie e correla dati provenienti da oltre 2.700 punti, 10 banche integrate, più di 10 produttori di casseforti intelligenti e circa 130.000 servizi CIT tracciati.
Su questa base, stiamo introducendo modelli di machine learning che imparano dai comportamenti passati per prevedere i fabbisogni futuri di cassa, gestire automaticamente le sovvenzioni e ottimizzare i flussi di prelievo e versamento.
Il risultato è una riduzione del capitale immobilizzato, un minor numero di viaggi di trasporto valori e un miglioramento della sicurezza fisica.

Quindi parliamo di un sistema predittivo, non solo di monitoraggio.

Esatto. Fino a poco tempo fa i sistemi di cash management si limitavano a dire “quanto c’è in cassa”. Oggi BSafe è in grado di suggerire quando e dove servono liquidità.
Grazie all’incrocio di variabili come giorno della settimana, andamento storico, stagionalità e flussi promozionali, il sistema calcola la giacenza minima ottimale per ogni macchina.
Stiamo implementando una funzione di previsionale dinamico che, in base ai picchi di vendita o agli eventi locali, regola i riordini di contante e l’erogazione dei fondi cassa. È un passo verso la cash intelligence, dove l’algoritmo diventa parte della regia operativa del negozio.

La nuova normativa consente ai retailer di erogare contante ai clienti, trasformandosi di fatto in mini-bancomat. Come cambia lo scenario?

Cambia moltissimo. Con l’articolo 85 della Legge di Bilancio 2024, i cittadini possono prelevare fino a 250 euro direttamente dai POS dei negozi convenzionati.
Questo significa che il flusso di contante non è più unidirezionale — solo cash-in — ma bidirezionale: cash-in e cash-out.
Il negozio diventa così un nodo finanziario diffuso, capace di incassare e distribuire liquidità.
Ma questa opportunità introduce anche nuove complessità: controllo delle giacenze, sicurezza, responsabilità, rendicontazione. È qui che il dato diventa strumento di governance. Solo piattaforme come BSafe, interoperabili e multi-brand, possono garantire tracciabilità, coerenza e conformità normativa in tempo reale.

In che modo BSafe affronta queste sfide di interoperabilità e sicurezza?

Abbiamo lavorato molto sull’apertura del sistema. Oltre ai collegamenti con le principali banche italiane — MPS, BPER, BNL, Intesa, CREDEM, ICCREA, CCB — BSafe dialoga con le piattaforme di tesoreria, rendendo possibile una gestione unificata anche in presenza di fornitori e dispositivi differenti.
Dal punto di vista della sicurezza, l’accesso è protetto da autenticazione multifattore (MFA) e tutte le azioni sono loggate e tracciate.
Ogni punto vendita può aprire ticket in autonomia H24/365, consultare dashboard di performance e monitorare gli SLA dei servizi CIT.
La visione è chiara: dare al retailer il controllo, alla banca la trasparenza, e al service la velocità operativa.

Parliamo di valore dei dati. Come li trasformate in decisioni e vantaggi economici per i retailer?

Il valore nasce quando il dato si trasforma in decisione operativa. Grazie alle nostre dashboard evolute, il retailer può conoscere in tempo reale:
 • l’andamento degli incassi in contante;
 • la variazione giornaliera delle giacenze;
 • il costo medio mensile della gestione cash;
 • i ritardi nei ritiri o le anomalie di accredito.
Da qui derivano scelte concrete: quando richiedere un ritiro, quando differirlo, quanta liquidità mantenere in cassa.
A parità di volumi, molti clienti hanno ridotto fino al 20-25% il costo di gestione del contante, semplicemente utilizzando meglio le informazioni disponibili.

Quindi il futuro del cash management sarà data-driven?

Lo è già. L’obiettivo ora è passare da una gestione “reattiva” a una gestione predittiva.
BSafe è la base di un ecosistema che, grazie all’intelligenza artificiale, potrà correlare variabili economiche, flussi di vendita, eventi e meteo per anticipare i fabbisogni.
Il contante non scomparirà, ma diventerà intelligente: meno spostamenti, più sicurezza, più efficienza.
In un mondo in cui anche il denaro fisico genera dati, la sfida non è eliminarlo, ma saperlo leggere.

In tre parole, come definireste il nuovo paradigma del cash management?

Interoperabile. Predittivo. Sostenibile.
Interoperabile perché collega sistemi e attori diversi.
Predittivo perché usa dati e algoritmi per anticipare i bisogni.
Sostenibile perché riduce sprechi, immobilizzazioni e impatti ambientali.

Il futuro del contante non è la sua fine: è la sua trasformazione intelligente.

 

Contatti:
Base Digitale Security
www.basedigitalegroup.com

 

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