La Fondazione Enzo Hruby sostiene due importanti progetti a Genova

Milano, 22 Ottobre 2020 - Nell’ambito del proprio impegno per sostenere la protezione del patrimonio culturale italiano e per diffondere la cultura della sicurezza, la Fondazione Enzo Hruby interviene ogni anno in tutto il Paese con progetti destinati alla messa in sicurezza di importanti beni e monumenti - sia i più celebri al mondo, sia quelli destinati al patrimonio cosiddetto minore - per proteggerli contro furti, sottrazioni, vandalismi e danneggiamenti. Inoltre, è oggi attiva anche per rispondere alle nuove esigenze di sicurezza emerse durante l’emergenza sanitaria, ovvero la necessità di dotare i luoghi della cultura di sistemi che possano tutelare la salute dei visitatori e del personale, consentendo la continuità delle attività dei singoli enti.

Due importanti progetti sono ora in corso a Genova, dove la Fondazione Enzo Hruby ha già sostenuto negli scorsi anni la protezione della Lanterna, dei Musei di Strada Nuova e del Museo Luxoro. I nuovi progetti sono dedicati l’uno alla mostra “Michelangelo. Divino artista” (che, inaugurata il 21 ottobre, si svolge a Palazzo Ducale fino al 14 febbraio 2021) e l’altro al Teatro della Gioventù, sede in queste settimane del Paganini Genova Festival.

La mostra “Michelangelo. Divino artista” – realizzata dall’Associazione Culturale MetaMorfosi, con la quale la Fondazione Hruby prosegue una proficua collaborazione avviata ormai da molti anni – mette in scena nell’Appartamento del Doge e nella Cappella Dogale di Palazzo Ducale l’arte più grande di tutti i tempi e la coniuga alle moderne tecnologie di sicurezza utilizzate per la protezione puntuale di alcuni dei capolavori esposti. I sensori installati nell’ambito di questo progetto sono attivi durante le visite del pubblico, ma non solo. A mostra chiusa rappresentano un secondo livello di protezione specifico a implementazione di quello del Museo. Le teche espositive sono inoltre protette da rivelatori in grado di segnalare urti o aperture indesiderate, attraverso sensori a effetto tenda in grado di allertare il servizio di guardia in caso di avvicinamenti eccessivi all'opera. Questo progetto, oltre ad offrire adeguata protezione ai capolavori in mostra, rappresenta anche uno stimolo per comunicare le importanti possibilità che oggi la tecnologia offre per la sicurezza delle opere esposte nei musei, nelle chiese e ovunque sia richiesta una protezione costante e sempre attiva contro episodi criminosi e danni accidentali.

L’intervento destinato al Teatro della Gioventù ha anch’esso la finalità di offrire una protezione costante e sempre attiva, in questo caso destinata a tutelare non le opere d’arte ma la salute delle persone attraverso appositi termoscanner installati all’ingresso del Teatro. Questi dispositivi permettono di rilevare la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37.5 gradi e nel caso in cui la mascherina non sia correttamente indossata dall’utente.

Questi progetti mettono bene in evidenza che la tecnologia oggi offre risorse davvero importanti e facilmente accessibili che consentono di proteggere in maniera costante e sempre attiva i beni del nostro patrimonio culturale contro i principali rischi a cui sono quotidianamente esposti. Queste risorse consentono al tempo stesso di tutelare i luoghi della cultura, che proprio grazie alle moderne tecnologie possono proseguire in sicurezza le proprie attività e quindi contribuire a un asset fondamentale del nostro Paese.

 

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