Modelli matematici di predizione del crimine: dove sta andando la ricerca accademica internazionale

I modelli di predizione del crimine rientrano nell’area del Predictive Policing, che consiste nell’uso di tecniche di analisi matematica per identificare potenziali attività criminali. Federico Liberatore, esperto AI e Big Data presso l'Università di Cardiff descrive le possibili applicazioni dei modelli matematici per prevenire reati in contesti diversi.

Ci può descrivere in sintesi i modelli di predizione del crimine per ottimizzare le attività di prevenzione e contrasto con l’impiego di tecniche di AI e Big Data?
I modelli di predizione del crimine rientrano nell’area del Predictive Policing (Polizia Predittiva, in Italiano) che consiste nell’uso di tecniche di analisi matematica o di altre tecniche analitiche nel contesto delle forze dell’ordine, per identificare potenziale attività criminale. Nel corso degli anni, soprattutto nell’ultima decade, quest’area ha attirato l’interesse di molti accademici che hanno esteso e accresciuto il ventaglio di tecniche e metodologie usate. Pertanto, inizialmente si usavano tecniche classiche della statistica, delle scienze attuariali e dell’econometria. Oggi si fa affidamento sulle nuove metodologie basate su Intelligenza Artificiale, Big Data e Deep Learning...

Leggi l'intervista pubblicata in essecome online 7/2019

 

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