Travel Security: la nuova sfida per una sicurezza worldwide
Perché la Travel Security?
Un elemento che contraddistingue il dinamismo del sistema produttivo italiano è il forte orientamento all’export e al portare le nostre attività e i nostri prodotti in tutto il mondo. Questo elemento molto positivo si colloca oggi nell’evoluzione dei nuovi contesti socio-politici a livello globale ed il dinamismo che contraddistingue il mondo del business e degli investimenti porta ogni anno milioni di persone ad affrontare viaggi e trasferte di lavoro. Sempre più spesso risulta necessario per dipendenti, expat, executives o consulenti soggiornare per brevi o lunghi periodi di tempo in paesi esteri dal contesto politico instabile, esponendoli a diversi rischi.
Un fenomeno che non riguarda solo grandi realtà, ma che coinvolge anche tutto il tessuto delle nostre PMI che, grazie alle proprie professionalità e intraprendenza imprenditoriale, esportano prodotti e know-how in tutto il mondo, mandando anche semplicemente i propri tecnici a svolgere attività di montaggio macchinari o semplice assistenza.
E’ importante ricordare anche l’aspetto normativo: il legislatore impone al datore di lavoro di mappare, formare e informare i propri dipendenti su tutti i possibili rischi ai quali potranno andare incontro durante le trasferte aziendali, obblighi sanciti dagli artt. 36 “Informazione ai lavoratori” e 37 “Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti” del D.Lgs. 81/2008, e anche dall’art. 2087 del Codice Civile: “L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”...
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