La protezione dei valori dal trasporto su gomma ai negozi del Retail
intervista a Emanuele Tierno, responsabile Ufficio Tecnico Spumablock
L’originalità e il pregio di Spumalock stanno nell’aver sapientemente sfruttato una tecnica sviluppata in contesto (l’edilizia) per risolvere in grosso problema di tutt’altro genere, al punto che è diventato un obbligo. Quanti impianti avete installato a oggi a bordo di furgoni blindati portavalori?
Spumablock ha senz’altro il merito di aver sviluppato e diffuso la schiuma come sistema di protezione dei valori e deterrenza contro gli assalti ai veicoli del trasporto valori, il primo campo di applicazione dei sistemi passivi a schiuma poliuretanica.
Contiamo a ad oggi oltre 2200 installazioni effettuate, la qualità del sistema e la sua affidabilità ci hanno permesso di essere conosciuti anche da grandi gruppi all’estero dove il sistema è stato scelto come soluzione per proteggere tratte ad alto rischio.
L’esperienza acquisita sul campo del trasporto su gomma ci ha permesso di sviluppare sistemi a schiuma per altri ambiti ancora, come le casseforti e i sistemi di cash-in/cash-out del mondo del retail e delle banche.
In termini di dimensioni dei vani da proteggere, da che minimo a che massimo Spumablock è efficace?
Non esistono dei veri e propri limiti di dimensionamento del sistema Spumablock, già attualmente utilizzato per soluzioni molto differenti in termini di dimensione e campo di applicazione.
Le proprietà della resina bicomponente di Spumablock permette infatti all’impianto di essere estremamente versatile e di riuscire a sfruttare le sue peculiarità sia per applicazioni molto piccole, quali casseforti di piccole dimensioni, sia per applicazioni molto grandi, quali i TIR adibiti al trasporto i beni di valore.
Nello specifico, nelle piccole dimensioni (< 50-150lt di volume) e medie ( < 1000lt), la schiuma viene utilizzata per riempire tutto lo spazio all’interno del quale è custodito il bene da proteggere creando un unico blocco, con duplice effetto:
• Inglobamento dei valori: il rapinatore deve scavare all’interno di un’unica massa di schiuma dura e “calda” che impedisce di accedere direttamente al bene, creando un ulteriore barriera che si può rimuovere solo meccanicamente con l’aumento del tempo necessario per arrivare al bene.
• Ulteriore muro nei punti di accesso: la schiuma tende ad insinuarsi nelle fessure delle porte battenti e scorrevoli: una volta indurita, diventa un ulteriore punto di resistenza nella tenuta all’effrazione.
Nelle grandi dimensioni (> 1000lt) il sistema può essere gestito in maniera più articolata:
• Muri di schiuma su punti sensibili: la schiuma può essere dedicata a realizzare grandi muri sui punti di accesso più facilmente violabili (ad esempio a ridosso dei portelloni posteriori dei grossi camion o su porte di accesso all’interno di mezzi forti di grandi dimensioni). Il muro, che viene formato in pochissimo tempo, diventa un vero problema per chi volesse tentare un accesso forzato tramite quella zona.
• Zone di particolare interesse: possibilità di concentrare grossi volumi di schiuma su aree precise tramite il posizionamento di ugelli specifici concentrando l’erogazione a protezione per inglobare i valori.
Ci può indicare degli esempi concreti?
Il sistema è stato portato ad applicazioni estreme in termini di dimensione, ad esempio siamo riusciti a miniaturizzare il sistema per applicarlo a casseforti da 35lt per gli accettatori di banconote dei distributori di benzina.
L’applicazione in questo campo è stata una sfida tecnica non indifferente che è riuscita a dimostrare l’efficacia deterrente del sistema. Il sistema è stato sviluppato per una multinazionale petrolifera con alcune colonnine ripetutamente colpite da furti con scasso.
Per le grandi applicazioni, sono sicuramente da citare gli impianti installati per i grandi camion adibiti al trasporto valori dove il sistema può erogare 24 metri cubi di schiuma in una sola attivazione garantendo protezione su un veicolo con un vano di 12 metri di lunghezza.
Nell’impiego in contenitori fissi, come casseforti, ATM, ecc. il vostro sistema può essere abbinato ad altri, tipo macchia-banconote?
Ci piace definire il nostro sistema come “complementare” rispetto ai sistemi attualmente più diffusi in questo campo.
La schiuma infatti, a differenza dei sistemi a macchia-banconote, agisce in modi e con scopi diversi. I sistemi ad inchiostro cercano di rendere inutilizzabile le banconote, mentre il sistema Spumablock ha lo scopo di intrappolare le banconote all’interno del vano di custodia. L’utilizzo del sistema schiumogeno potrebbe aggiungere una ulteriore protezione ai valori custoditi all’interno.
Per recuperare gli oggetti di valore ricoperti dalla schiuma solidificata quanto tempo è necessario? E’ possibile solo un’azione meccanica?
Il tempo necessario per la liberazione dei valori inglobati varia molto a seconda delle dimensioni dell’impianto e quindi alla quantità si schiuma formata. Non esistono diluenti o solventi che permetterebbero un rapido scioglimento della schiuma e quindi il processo va eseguito manualmente tramite l’utilizzo di attrezzi quali seghe, raschietti e spazzole.
Le operazioni variano comunque a seconda delle dimensioni da 2-3 ore fino alla decina per impianti molto grandi. Va sempre considerato che i tempi di recupero in sede sono più brevi rispetto a quello che potrebbe essere il tempo di estrazione in fase di rapina, in quanto i tecnici incaricati hanno a disposizione strumenti che permettono un accesso agevolato alla zona interessata.
Quali sono i vostri progetti per il prossimo futuro?
Come azienda, crediamo fermamente nella schiuma poliuretanica come sistema di protezione per il trasporto valori. Stiamo continuando ad evolvere per offrire sistemi di difesa al passo con i tempi, il nostro obiettivo è avere sempre una risposta ad ogni nuova evoluzione della criminalità. Due esempi concreti: tagliavano le pareti dei furgoni blindati e abbiamo studiato la linea bilanciata per l’innesco automatico della schiuma; sparavano sistematicamente sui vetri per fermare la corsa dei veicoli e abbiamo studiato i sistemi di rilevazione sparo sulle vetrate. Rimaniamo quindi pronti ad affrontare le nuove sfide che ci aspetteranno.
Crediamo inoltre di poter espandere il campo di applicazione della nostra resina poliuretanica in settori dove attualmente non viene ancora utilizzata. Il retail, in particolare, rappresenta per noi un ottimo canale nel quale crediamo che la nostra tecnologia possa fare la differenza sia nella protezione di sistemi di stoccaggio del contante, sia nei mezzi forti dove vengono custoditi i preziosi.
Siamo sempre pronti a studiare soluzioni dedicate e mettere le nostre competenze a disposizione dei nostri clienti.
Contatti:
Spumablock srl
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