CEI 79-3, in dirittura di arrivo l’edizione 2024

Dopo dodici anni arriva la nuova edizione della Norma CEI 79-3 che adegua i criteri di progettazione degli impianti di allarme intrusione e rapina agli scenari tecnologici e funzionali attuali. Salvatore Lamaestra, coordinatore del GdL che ha elaborato il nuovo testo, riassume nell'intervista a essecome i contenuti del nuovo standard:

Quali sono i principali fattori di cambiamento di questa edizione della Norma rispetto alla precedente?
Il lavoro fatto dal GL “ad hoc” 79-3 (spin-off del GL1 di CEI CT79) ha mantenuto fermo lo scopo originale delle precedenti edizioni della Norma che punta a fornire le indicazioni e i requisiti minimi per ciascuno dei “Livelli di Prestazione”, costruendo ed affiancando strumenti di analisi e di valorizzazione delle attività di progettazione e di realizzazione degli impianti di allarme intrusione e rapina.
Provo a sintetizzare una lista dei principali cambiamenti:
• nelle precedenti edizioni si dava al tecnico il compito di identificare il Livello di Prestazione da raggiungere sulla base di semplici criteri (gli Allegati B e C): in questa revisione è stato inserito il concetto e sviluppato un metodo per l’Analisi del Rischio, così liberando il tecnico da una combenza sfuocata e attribuendo in modo sicuramente più preciso le responsabilità di questa delicata fase iniziale.
• non era presa in considerazione la potenziale ripartizione in sotto-impianti; per consentirlo è stato introdotto in modo esplicito il concetto di sotto-impianto, con le indicazioni per un approccio modulare e flessibile della progettazione fornendo uno strumento ed un metodo per espandere, quando necessario, l’impostazione monolitica di un unico impianto.
• Nel precedente documento coesistevano due “metodi”: il Tabellare, prescrittivo ma povero di dettagli e che non includeva in sé i requisiti per le interconnessioni ma le rimandava di fatto all’altro metodo, ed il Matematico che non prescriveva ma che consentiva di verificare il raggiungimento del Livello di Prestazione solo a posteriori, dopo aver completamente impostato il progetto; è stato sviluppato un nuovo Metodo Tabellare di facile consultazione e da utilizzare nella fase iniziale di impostazione del progetto del quale costituisce la guida. È stata quindi eliminata la dualità dei precedenti metodi e, con questo, sono stati rimossi gli evidenti e mai risolti contrasti e contraddizioni tra i due: il nuovo e unico “metodo” Tabellare è prescrittivo ed è dettagliato quanto necessario a coprire le esigenze di controllo delle azioni criminose sugli ambienti.
• L’approccio alla progettazione dell’insieme dei rivelatori è impostato nella tabella ed è chiaramente distinto per ciascun Livello di Prestazione, con più (ove possibile) opzioni progettuali equivalenti tra le quali il tecnico può scegliere quella che meglio si adatta ai vincoli di installazione. Gli ambienti che contengono il bene che deve essere controllato sono presentati nella tabella in modo destrutturato, ripartiti in elementi semplici e intuitivi come “superfici” del contenitore, i “varchi” attraverso i quali è possibile accedere e i “volumi” interni all’ambiente. La Tabella non prescrive le tecnologie da utilizzare ma identifica, per ciascun elemento, quale azione criminosa debba essere rilevata...

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