Servizi ausiliari, l'on. Caramanna descrive i contenuti e gli obiettivi del Progetto di Legge n. 1857

"La proposta di legge nasce per regolamentare il settore e dare uniformità a tutte le categorie di lavoratori, ma soprattutto per rispondere alla necessità di tutelare e garantire la continua disponibilità dei beni materiali e immateriali delle aziende stesse, dei clienti e di tutti i cittadini che interagiscono con tali beni." Così l'on. Gianluca Caramanna (FdI) motiva nell'intervista a securindex il PdL n. 1857 a sua firma:

1. Onorevole Caramanna, ci può riassumere i contenuti del PdL che ha presentato alla Camera e che si rivolge ad una categoria di operatori da sempre trascurata dal legislatore ma essenziale per la sicurezza delle persone e la continuità operativa delle organizzazioni pubbliche e private?

I servizi ausiliari alla sicurezza in Italia hanno subito un significativo degrado qualitativo nel corso del tempo, a causa della mancanza di specifici requisiti e standard normativi. Questo ha inciso negativamente sulle prestazioni offerte e sulle retribuzioni del personale impiegato in tali servizi.
La proposta di legge nasce per regolamentare il settore e dare uniformità a tutte le categorie di lavoratori, ma soprattutto dalla necessità di tutelare e garantire la continua disponibilità dei beni materiali e immateriali delle aziende stesse, dei clienti e di tutti i cittadini che interagiscono con tali beni. La sicurezza, intesa in senso ampio, va oltre le tradizionali attività regolamentate e abbraccia anche altre attività cruciali per la salvaguardia e la continuità operativa del patrimonio aziendale.
Risulta fondamentale invertire questa tendenza, rispondendo adeguatamente alle aspettative di un mercato sempre più esigente in termini di affidabilità, competenza e qualità dei servizi offerti. Come prima cosa abbiamo circoscritto i settori, dando delle definizioni precise e individuando il perimetro delle attività incluse. E’ un testo che si compone di 7 articoli in cui, come accennavo, oltre a definire le varie tipologie di servizi offerti, vengono stabiliti i Criteri per l’esercizio della professione, in particolare all’accesso ai bandi pubblici, si introduce un registro per l’accreditamento delle aziende certificate (ACCREDIA) e si individua nel Mimit un organo di controllo per garantire la corretta applicazione della disciplina in collaborazione con le associazioni professionali e le associazioni di categoria di riferimento.

2. Cosa cambierà per gli operatori, per le società di sicurezza che li impiegano e per il mercato?

Questa proposta colma un vuoto normativo esistente nel quadro dell'intero sistema della sicurezza privata (non armata), prevedendo specifiche disposizioni per la diffusione delle certificazioni accreditate sottese dalle norme tecniche UNI 11925 e UNI 11926 . Ogni volta che viene regolamentata una professione non disciplinata dall’ordinamento il primo obiettivo a cui mirare è la qualità dell’offerta professionale, innalzando lo standard di preparazione dei lavoratori e introducendo parallelamente garanzie e tutele per gli stessi, evitando la frammentazione e le diseguaglianze.

3. Questo provvedimento va a consolidare anche la posizione contrattuale di una popolazione di circa 100.000 lavoratori finora sottopagati, con ampie frange di sfruttamento e di evasione fiscale e contributiva. Come si inserisce nelle politiche per il lavoro di questo Governo e del partito di maggioranza al quale Lei appartiene?

Certamente anche questo è uno degli aspetti intorno al quale si muove la proposta di legge. Le certificazioni accreditate attestano e attesteranno numerosi benefici per il comparto, tra cui il riconoscimento della dignità e della professionalità degli operatori, risorse essenziali per l'efficacia dei servizi di sicurezza. Inoltre, promuoveranno l'impegno organizzativo e gestionale per la migliore qualità dei servizi, requisiti necessari per guadagnare la fiducia dei consumatori e migliorarne la percezione in termini di efficacia ed efficienza.
Queste norme promuovono l'importanza di avere standard uniformi, non solo per quanto riguarda la gestione del personale, ma anche per le gare d'appalto pubbliche e i contratti collettivi nazionali di lavoro. Stabilendo parametri chiari e definiti, tali norme faciliteranno l'individuazione delle prestazioni richieste e la corrispondente determinazione dei compensi per i servizi ausiliari alla sicurezza.
Con questa proposta di legge, si dà un segnale forte al settore della sicurezza privata in Italia, promuovendo l'adozione di standard elevati e una maggiore professionalità. Siamo convinti che questo rappresenti un passo cruciale per garantire la tutela del patrimonio delle imprese e, di conseguenza, la sicurezza dei lavoratori, dei clienti e di tutti i cittadini.

4. Possiamo fare una previsione sui tempi dell'iter parlamentare per arrivare alla pubblicazione in G.U.?

Al momento è ancora presto per dare delle tempistiche certe e definitive. Il testo è stato presentato ed è al vaglio degli uffici della Camera dei deputati per il perfezionamento del testo, Procederemo poi con l’esame in commissione, inizieremo con il ciclo di audizioni e avremo poi un termine per presentare emendamenti al testo. Da parte nostra c’è tutta l’intenzione di accelerare l’iter dei lavori in commissione per poi passare alla calendarizzazione in aula e procedere con l’approvazione definitiva del testo. Contiamo certamente di portarlo a termine entro la fine della legislatura.

 

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