Sesami, il futuro del cash management

intervista a Federica Brambilla, VP Emea per il settore bancario di Sesami

Federica Brambilla è VP Emea per il settore bancario di Sesami dall’inizio del 2024. Ci può prima di tutto parlare di lei?
Volentieri, sono una persona curiosa, ambiziosa, collaborativa con una mentalità aperta al nuovo e alle sfide nella vita in generale, mi piace molto la montagna in tutte le stagioni e tra i miei sport preferiti ci sono lo sci e le passeggiate in quota. Sono molto appassionata di viaggi, cosa che mi ha consentito di avvicinarmi e comprendere culture diverse, sempre stimolanti per la mia crescita.
Professionalmente, in oltre 30 anni di carriera ho avuto il piacere di collaborare con persone di talento che mi hanno consentito di sviluppare esperienze diversificate – anche internazionali - nell’ambito di progetti di trasformazione dei modelli di business e di processi di automazione degli sportelli di filiale di banche retail.
Mi sono occupata di formare e guidare team per iniziative di crescita di mercato focalizzate allo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche per la gestione del contante, software, hardware e servizi, con l’obiettivo di ottimizzare i costi e i processi operativi, senza dimenticare la “customer experience” che è un fattore critico di successo.
Dopo aver lavorato per società multinazionali che offrono soluzioni tecnologiche e società di consulenza italiane per il mercato bancario, dal gennaio 2024 sono responsabile dello sviluppo del business per il segmento e Retail di Sesami, multinazionale canadese che si occupa della gestione del contante per tutto l’ecosistema.

Quali sono gli obiettivi del suo mandato?
In particolare la sfida che ho abbracciato con Sesami riguarda lo sviluppo e la crescita di soluzioni per la gestione del contante per l’intero eco-sistema - tra cui banche, aziende della distribuzione organizzata e commercio, società di trasporto valori - per il mercato EMEA con priorità su alcuni paesi europei tra cui l’Italia.

Quali sono gli elementi che secondo lei definiscono lo scenario attuale e futuro del cash management?
Da studi recenti di Banca d’Italia e altre banche centrali emerge che il sistema dei pagamenti al dettaglio è soggetto a una continua evoluzione, legata agli sviluppi della tecnologia, della normativa e delle abitudini degli utilizzatori. Le trasformazioni intervenute negli anni più recenti sono di una portata tale da spingere molti a parlare di una vera rivoluzione digitale nel mercato dei pagamenti e, più in generale, dell’industria finanziaria. Si è registrata una progressiva crescita nell’utilizzo degli strumenti di pagamento alternativi al contante, ma in Italia ancora circa il 60% dei pagamenti avvengono con il contante, quindi dal punto di vista operativo i costi per la gestione sono elevati e vanno affrontati a livello di ecosistema e non di singolo player.
Il contante costa al nostro sistema 7,4 miliardi di Euro ed è ancora il re dei pagamenti, e anche quando diminuirà in termini di volumi avrà comunque costi di gestione elevati. Pertanto è prioritario avviare e sviluppare soluzioni e iniziative che indirizzino e favoriscano processi di digitalizzazione dei processi del contante, efficientamento, relativi risparmi e ottimizzazione della filiera come ad esempio l’utilizzo di terminali di ricircolo nei punti vendita gestiti dagli esercenti in collaborazione con le banche o con le società di trasporto valori come succede già in alcuni paesi europei con esperienze di successo.
In sintesi, direi che il contante e la sua accessibilità rivestono anche un valore di inclusività sociale. Pertanto, il contante non scomparirà come strumento di pagamento ma continuerà ad essere protetto anche dalle banche centrali e le tematiche del cash management vanno affrontate per governarne i processi in termini di efficienza anche negli anni futuri.

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