Il contante è vivo e vegeto ma va gestito meglio
a cura della Redazione
Il contante è vivo e vegeto ma va gestito meglio. Si potrebbero riassumere così le conclusioni del seminario del 14 settembre a Bologna “Il futuro del contante e il ruolo della filiera della sicurezza fisica”.
Gli interventi dei rappresentanti dei maggiori operatori del contante (Banca Intesa Sanpaolo e Poste Italiane) e di un vendor globale (Sesami) hanno concordemente messo a fuoco una situazione quasi inaspettata di aumento della quantità di banconote in circolazione, malgrado la progressiva diffusione dei sistemi di pagamento tecnologici.
L’apparente contraddizione (non solo italiana) viene spiegata con il riconoscimento di caratteristiche specifiche del contante che lo rendono al momento insostituibile, come la facilità d’uso, il rispetto della privacy, l’inclusività, l’economicità. Con la recente pandemia e la moltiplicazione di scenari di crisi internazionali è stato percepito anche come supporto nelle situazioni di emergenza, un vero e proprio fattore di sicurezza per le persone e le famiglie.
Il punto critico è il costo di gestione: mentre i privati considerano per tradizione un servizio gratuito l’utilizzo delle banconote, la loro logistica e sicurezza sono in realtà onerose (e pericolose) per i soggetti preposti alla movimentazione, al trattamento ed alla custodia: banche, Poste, CIT, punti vendita.
Da qui la ricerca di soluzioni per una maggiore sostenibilità a livello di sistema per assicurare la disponibilità del contante anche nel prossimo futuro, almeno fino a quando non verranno individuati sistemi universali realmente alternativi alle banconote.
Come illustrato dai diversi relatori, un primo intervento riguarda il backstage nelle sale conta, con l’introduzione delle compensazioni tra banche che permette la riduzione dei trasferimenti; un secondo fronte riguarda la diffusione di sistemi di validazione e ricircolo delle banconote direttamente nei punti di raccolta.
Entrambe le aree di intervento implicano l’impiego di tecnologie avanzate conformi alle stringenti normative delle Banche centrali, aprendo opportunità di grande rilievo per la filiera della physical security e del cash management.
E’ dunque indispensabile mettere a fattor comune le migliori pratiche internazionali attraverso il confronto continuo tra i protagonisti, con l’intervento delle istituzioni di riferimento.
Guarda i video:
Antonio Staino - Fabio Feliziani - Salvatore Lasalvia - Fabio Raimondi - Paolo Spollon
Roberto Licinio - Silvio Carcereri - Alessandro Ferrari
Antonio Avolio - Alessio Bifarini - Marco Iaconis - Pier Luigi Martusciello
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