Servizi fiduciari, scoppia la bomba delle tariffe criminogene?

Secondo il quotidiano "La Provincia" di Como (leggi), il Gip di Milano avrebbe disposto il controllo giudiziario della società cooperativa Servizi Fiduciari che farebbe parte del Gruppo Sicuritalia con l'accusa di sfruttamento della manodopera "al fine di proporsi sul mercato con prezzi oltremodo competitivi".

A maggio sono stati invece sequestrati al Gruppo Mondialpol 25 milioni (leggi) per presunte irregolarità fiscali finalizzate ad abbattere il costo della manodopera che "per la procura avrebbero permesso all'azienda di proporre alla clientela contratti a un costo più basso di quello di mercato, sbaragliando così la concorrenza delle aziende che versano contributi e tasse".

Auspichiamo che i due gruppi, tra i maggiori operatori italiani dei servizi di sicurezza, possano dimostrare la completa estraneità alle accuse degli inquirenti ma non possiamo non ricordare gli allarmi che lanciamo da anni sul problema delle "tariffe criminogene" dei servizi di sicurezza, armati e non (leggi).

Tariffe che l'utenza pubblica e privata, sorda a qualsiasi considerazione di liceità (lasciando stare quelle etiche), ha imposto per decenni ben sapendo che, per praticare quei prezzi, i fornitori dovevano rubare per forza qualcosa a qualcuno: allo Stato per tasse e contributi evasi e/o ai lavoratori per salari anticostituzionali e condizioni di lavoro inaccettabili.

A proposito di responsabilità del committente, sarà interessante capire nei prossimi giorni se le indagini in capo a Sicuritalia e Mondialpol abbiano qualche attinenza con quella contemporanea che riguarda Esselunga, alla quale sarebbero stati sequestrati 48 milioni per "somministrazione illecita di manodopera" o si tratti solamente di una curiosa coincidenza.

 

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