Democrazia e potere dei dati, presentato l'ultimo libro di Antonello Soro

"Libertà, algoritmi, umanesimo digitale" sono le parole chiave nel sottotitolo del libro di Antonello Soro presentato il 14 febbraio presso lo Studio Legale NCTM di Milano, con la partecipazione di Armando Spataro, già Procuratore della Repubblica di Torino e coordinatore del Gruppo Antiterrorismo di Milano, Oreste Pollicino, docente di diritto costituzionale e diritto dei media, e Laura Logli, avvocato e giornalista.

Come ha sottolineato Giuliano Amato nella prefazione, i diversi temi trattati negli otto capitoli del libro "si possono ricondurre a tre profili fondamentali. Il primo è quello dei confini sempre meno protetti della privacy, dell'immagine di sè, dello stesso diritto di costruire liberamente se stessi. Il secondo è quello dell'inquinamento del dibattito democratico provocato da una rete in cui ciascuno può interagire con tutti ma non c'è dialogo tra le diverse posizioni e ciascuno rimane chiuso nel recinto dei propri giudizi (che sono spesso pregiudizi) e di chi li condivide. Il terzo è quello dei processi decisionali automatizzati, degli algoritmi e dei robot che non forniscono dati per decidere, ma decidono essi stessi. Ed è qui che abbiamo preso pericolosamente a veleggiare attorno alle colonne d'Ercole."

Si è collegato a quest'ultimo profilo Armando Spataro, ponendo l'attenzione nel suo intervento sugli effetti della Digital Transformation sul processo penale e i rischi conseguenti all'affidamento ad algoritmi di valutazioni riguardanti, per esempio, la pericolosità di conversazioni su web di presunti terroristi oppure la concessione della libertà provvisoria a detenuti.

Antonello Soro ha sottolineato in conclusione: "La rivoluzione digitale ha creato una nuova dimensione della vita. Ognuno di noi ha affidato ogni aspetto della quotidianità alla dimensione digitale delegando alla tecnologia e così cedendo i nostri dati senza che, per molto tempo, vi sia stata la necessità di regolamentazione. Oggi la geografia dei poteri e la realtà politica, sociale ed economica ci spingono a comprendere come sia invece necessaria una regolamentazione con l’obiettivo di riportare al centro l’uomo, sottolineare l’importanza del mondo dei diritti e dai diritti consentire all’Europa di confermare il proprio enforcement e impegno. Si consideri infatti che la governance del GDPR ha permesso di affrontare temi importanti e di far cogliere scelte fondamentali accolte anche dal Giappone o dagli Stati Uniti mettendo in risalto invece come la Cina sia stata messa da parte trattandosi di un contesto dove il controllo e l’utilizzo massivo dei dati non rispetta l’uomo ed i suoi diritti."

(a cura della Redazione - in caso di riproduzione, citare la fonte)

 

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