Digital Transformation, gli effetti sul security management
Compliance ed Etica delle Tecnologie, Approccio Olistico, Contaminazione Esperienziale e, non ultimo, Identificazione della Funzione sono stati i concetti chiave emersi durante il seminario che il panel di relatori ha analizzato dai diversi punti di osservazione.
Partendo dagli sviluppi della funzione security all'interno delle organizzazioni illustrata dal presidente di AIPSA Andrea Chittaro, che oggi impone una visione globale ed organica (olistica) di ogni possibile fronte di rischio, il filo conduttore è stato portato da Giuseppe Mastromattei, presidente del Laboratorio per la Sicurezza, verso l'evoluzione del security manager derivante dalle nuove tecnologie e dalle nuove minacce, che richiedono la contaminazione continua di conoscenze e di esperienze, abbandonando schemi ormai superati dalla realtà dei fatti.
Paola Guerra, fondatrice della Scuola Internazionale di Etica e Sicurezza, ha presentato la ricerca condotta per conto di AIPSA sull'evoluzione del ruolo e delle responsabilità dei security manager ed ha sottolineato la necessità di identificare in modo univoco il ruolo e la denominazione stessa della funzione all'interno delle organizzazioni, anche per evitare confusioni e sottovalutazioni da parte dei vertici aziendali.
Giovanni Finetto di Fidem ha affrontato il tema degli attacchi cyber agli obiettivi fisici e della consapevolezza delle persone dei rischi informatici, mentre Luca Parolo di HPA ha descritto l'apporto dell'Intelligenza artificiale per la gestione informatizzata della sicurezza fisica. Tema questo al centro delle presentazioni di Nils Fazzini e di Eugenio Rubini di CITEL che hanno illustrato le caratteristiche degli PSIM (Physical Security Information Management) e la loro evoluzione verso modelli informatici dipartimentali (ERP), a supporto dell'evoluzione del ruolo e delle competenze dei security manager coinvolti nella trasformazione digitale delle proprie organizzazioni.
Maurizio Grandi di CERSA ha infine evidenziato le potenzialità della certificazione dei sistemi informatici per la gestione della sicurezza fisica a sostegno della compliance delle organizzazioni, con particolare riguardo al GDPR.
Nella tavola rotonda conclusiva, è stato riportato al centro il fattore "H" quale elemento determinante per la corretta e compiuta realizzazione della Digital Transformation della sicurezza fisica e della sua eticità, confermandola quale componente essenziale della nozione stessa di sicurezza.
Nils Fazzini, amministratore delegato di CITEL, ha dichiarato: "Siamo molto soddisfatti dei contenuti e della partecipazione a questo primo evento organizzato da CITEL. L'alto livello delle relazioni ha permesso di inquadrare il nostro percorso di sviluppo tecnologico in un più ampio scenario, a fianco delle figure dei security manager. Sono certo che quanto emerso durante il seminario sarà di supporto per i responsabili della sicurezza nell'assumere decisioni per digitalizzare i processi gestionali della sicurezza fisica delle loro aziende."
Guarda il video dell'evento con l'intervista a Nils Fazzini