Come i sistemi di sicurezza partecipano all’evoluzione degli edifici “intelligenti” e alla loro valorizzazione

I sistemi di sicurezza partecipano all’evoluzione degli edifici “intelligenti” nella misura in cui sono in grado di correlarsi con le nuove frontiere delle applicazioni digitali, ovvero con il mondo dell’Internet delle cose, meglio conosciuto come IoT o Internet of Things. In altre parole, con il mondo dei Big Data e le varie declinazioni che ne derivano alle diverse scale: dalla cosiddetta “smart city”, includendo il tema di grande attualità della città resiliente, fino al singolo edificio e viceversa.

Procedendo con ordine, si deve cominciare col dire che l’Internet delle cose altro non è che una evoluzione dell’uso della Rete, in cui oggetti qualsiasi, ossia le “cose”, si rendono riconoscibili e acquisiscono “intelligenza” grazie al fatto di poter comunicare i dati che li riguardano e di accedere a informazioni opportunamente aggregate da parte di altri strumenti “intelligenti”.

In un certo senso, si tratta di qualcosa di non molto dissimile da ciò che accade proprio all’interno di un edificio “intelligente”: sensori e relativi attuatori che fanno riferimento a un sistema di supervisione e controllo che assicura l’integrazione funzionale. Potremmo dire, in altri termini, che si tratta di una trasposizione concettuale: dall’ambito della Local Area Network a reti territoriali che si spingono fino a quella globale...

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