Vigilanza, dimezzate le ore di CIG in deroga
Roma - L’Osservatorio ASSIV sulla sicurezza sussidiaria e complementare ha comunicato i dati relativi all’utilizzo degli ammortizzatori sociali nel primo trimestre 2013. Secondo i rilievi effettuati, sono 12 le imprese di vigilanza privata che hanno fatto ricorso alla CIGS (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria) per un totale di 315.290 ore autorizzate; nello stesso periodo del 2012 erano state autorizzate 319.524 ore (- 1,3%). In testa il Lazio con 231.686 ore.
53 le imprese di vigilanza privata che hanno fatto ricorso alla CIG in deroga per 168.075 ore autorizzate, meno della metà delle 356.699 dello stesso periodo del 2012.
Le domande di mobilità nei primi tre mesi del 2013 sono state 127, contro le 166 nello stesso periodo del 2012, con un picco nella regione Campania di 45 richieste.
Le domande di disoccupazione nel periodo preso in esame risultano 467, in diminuzione rispetto alle 640 nel 2012. In testa la regione Lombardia con 85, seguita dalla Puglia con 83.
Mentre la riduzione delle ore autorizzate di CIG in deroga nel primo trimestre del 2013 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente potrebbe essere stata determinata, almeno in parte, dalla mancanza di copertura finanziaria del fondo apposito, appare più significativa la contrazione delle domande di mobilità (- 23,5%) e di disoccupazione (-27%).
Un’inversione di tendenza che, se venisse confermata nei trimestri successivi, potrebbe significare l’inizio di una fase di assestamento del settore, dopo un triennio di pesante contrazione. L’entrata in vigore del DM 269, unitamente al riassetto in corso dei maggiori operatori nazionali che fanno capo a fondi di private equity, sta ridisegnando la fisionomia della vigilanza privata italiana.
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