Vigilanza privata e Infrastrutture Critiche - Convegno ANIVP il 19 maggio

Con l’entrata in vigore del Disciplinare sulla valutazione di conformità degli istituti e dei servizi di vigilanza privata da parte degli organismi di certificazione indipendente e delle Direttive in materia di formazione per i servizi di sicurezza sussidiaria di cui al DM 154 /2009 è stato completato il rinnovato sistema normativo della vigilanza privata, nei termini previsti dal DM 269 /2010.
Un sistema normativo che disciplina un settore composto da circa 800 aziende con 50.000 dipendenti e un fatturato stimato in 2,5 miliardi di euro, alle prese da anni con una crisi strutturale ancora lontana dall’essere risolta, in controtendenza con la componente tecnologica della sicurezza privata che invece sta crescendo in modo considerevole (vedi http://www.securindex.com/news/leggi/1053/anie-sicurezza-5-il-mercato-della-sicurezza-in-italia).
Uno degli aspetti più innovativi introdotti dalla nuova normativa è il coinvolgimento degli Organismi di Certificazione Indipendenti per accertare la conformità degli istituti di vigilanza e dei servizi alle Norme UNI prese come riferimento dal DM 269 per determinarne i requisiti minimi. Una “cooptazione” del sistema di certificazione volontaria internazionale nel sistema normativo cogente, che apre scenari assolutamente inediti per un settore costretto all’arretratezza dimensionale, organizzativa e culturale dal TULPS del 1896, rinnovato l’ultima volta nel 1931.
Al convegno del 19 maggio organizzato da ANIVP partecipa ICIM, un Organismo di Certificazione Indipendente, caratterizzato da una consolidata esperienza nel campo della security e della safety, per affrontare il tema della certificazione degli istituti di vigilanza ai sensi del DM115/2014 in un’ottica di mercato globale della sicurezza.
Paolo Gianoglio, direttore di ICIM, ha dichiarato: "La nuova normativa è in realtà un nuovo paradigma che si basa sulla capacità dei nuovi soggetti di operare con competenza, indipendenza di giudizio e professionalità per fornire da un lato la massima garanzia di conformità, dall’altro un’interfaccia operativa in grado di dialogare con l’Istituto di Vigilanza, comprenderne le esigenze, interpretare correttamente il merito degli interventi di miglioramento messi in atto. In un contesto in rapida evoluzione, l’Organismo di Certificazione deve rapidamente occupare con autorevolezza la posizione affidatagli dal legislatore e contribuire alla costruzione di un nuovo modello per la sicurezza integrata del Paese."

 

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