Intesa tra la Pontificia Università Antonianum e il Centro Ricerche Themis
Roma, 11 aprile 2024 - Firmato oggi a Roma l’accordo tra la Pontificia Università Antonianum e il Centro Ricerche Themis, finalizzato allo sviluppo di attività congiunte nel settore della ricerca, della formazione, degli scambi culturali e del digitale, con particolare attenzione alle sue opportunità e criticità.
Molti i temi d’interesse comune tra le due strutture, tra cui l’intelligenza artificiale con le sue implicazioni etiche e sociali, che sarà centrale nella seconda edizione del diploma biennale attivato dall’Antonianum e coordinato dal prof. Giuseppe Gimigliano.
Come spiega Isabella Corradini, presidente del Centro Ricerche Themis «Qualunque siano gli sviluppi e gli scenari che ci attendono, come quelli determinati dall’intelligenza artificiale, il ruolo del fattore umano è fondamentale, perché ricordiamo che sta all’intelligenza umana saper governare le innovazioni tecnologiche, con tutti i rischi e i vantaggi che ne conseguono.»
È proprio questo approccio, rivolto alla valorizzazione del fattore umano, ad aver ispirato il prof. avv. Paolo Cancelli, direttore Ufficio Sviluppo dell’Antonianum, a promuovere le basi istituzionali per l’avvio della collaborazione tra le due strutture, per leggere e interpretare la complessità degli attuali scenari, evitando le facili semplificazioni.
Come spiega Fr. Agustin Hernandez, Rettore Magnifico della Pontificia Università Antonianum, «Ciò che qualifica la nostra proposta accademica e formativa è la ricerca come un dovere fondamentale in costante contatto con la realtà. L’accordo con il Centro Ricerche Themis, grazie anche alle Edizioni Themis, contribuirà a promuovere la ricerca scientifica dei docenti e la formazione degli studenti secondo l’approccio interdisciplinare e multidisciplinare che ci caratterizza.»
Ulteriore contesto di collaborazione è il tavolo sull’importante ruolo delle donne, che vede il coinvolgimento di Oikos Mediterraneo, attivatore di progetti di ricerca e azione accademici. Il suo presidente, Fr. Francesco Zecca, osserva «Abbiamo attivato percorsi di ricerca internazionali. Particolare cura sarà data all’approfondimento dell’innovazione e trasformazione digitale nei paesi extra UE per l’istituzione dell’Osservatorio permanente sulla diplomazia digitale. In tale chiave è fondamentale riflettere sul ruolo della donna per lo sviluppo armonico, integrale e sostenibile dei paesi del Mediterraneo, fulcro dell’area Eurafricana. Esse sono protagoniste di percorsi di pace attiva e di uno sguardo diverso sulla realtà.»