Ferragosto 2022, la scimmietta e l’albero

Editoriale di Ferragosto 2022

Gran parte delle scimmie passa il tempo sugli alberi, dove possono controllare la scena e, all’occorrenza, scappare sui rami più alti per tenersi a distanza di sicurezza dagli aggressori.
La psicoanalisi usa spesso l’esempio della scimmia sull’albero per insegnare ai pazienti a guardarsi dall’alto, un esercizio che dovrebbe aiutarli a comprendere chi/cosa sono e perché, da dove vengono, dove vanno ecc.
Più salgono, più allargano le dimensioni spazio-temporali della scena, potendo così capire meglio le cause prossime e remote delle turbe che li affliggono e quali potrebbero essere i rimedi.
E’ un esercizio mentale insegnato anche nelle scuole di management per inquadrarsi all’interno delle organizzazioni, mitigare le tensioni, migliorare i rapporti interpersonali, puntare ad una promozione ecc.
La parte più difficile (per scimmie, pazienti e manager) è tornare a terra per cercare il cibo quotidiano e scansare i pericoli ricordandosi di ciò che hanno visto dall’alto per non finire in bocca al nemico, ripiombare nell’angoscia esistenziale, litigare con i colleghi.

Ferragosto 2022: nel momento in cui qualcuno comincia a dubitare che ci sarà un futuro per l’umanità a causa dei cambiamenti climatici, guerre, pandemie e carestie, in molti stanno salendo sulla cima dell’albero per cercare di comprendere in quale situazione ci stiamo trovando realmente e cosa si dovrebbe fare per scansare almeno le catastrofi più incombenti.
Dall’alto, si vedono subito due cose fondamentali.
La prima è l’urgenza di modificare lo stile di vita al quale siamo tanto affezionati per ridurre la nostra impronta sulla Terra, ridimensionando drasticamente i progetti di crescita e di miglioramento continuo scritti nel DNA umano.
La seconda è la necessità di assumerci la responsabilità del mondo in cui viviamo partendo dal nostro orticello personale prima di chiedere agli altri di fare qualsiasi cosa, siano essi il governo del Paese o il vicino della porta accanto.

Sono cose quasi banali che già dicevano, inascoltati, i nostri nonni, gli indiani d’America e tutte le altre genti che avevano intuito cosa avrebbe prodotto la globalizzazione industriale.
Adesso, che stiamo cominciando a vedere con i nostri occhi gli effetti dei comportamenti dissennati degli ultimi decenni, ci stiamo (forse) accorgendo di dover correre ai ripari prima che sia troppo tardi.
Speriamo di ricordarcelo dopo che saremo scesi dall’albero…

P.S. La scimmietta sull’albero può venire interpretata come una metafora dell’analisi dei rischi alla base di qualsiasi serio progetto di sicurezza. La pandemia e la guerra dietro casa fanno comprendere che chi ha la responsabilità della sicurezza di qualcuno o di qualcosa, adesso deve fare i conti anche con i rischi del contesto globale che richiedono un approccio alquanto diverso da quelli usuali, per i quali possono bastare soluzioni, tecnologie e modalità ordinarie.

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