Premio H d'oro 2013: da una competizione vera uno stimolo per la ripresa

Palazzo Pitti, 11 ottobre. Ore 17 e qualche minuto. Nella magnifica Sala Bianca illuminata a giorno da decine di lampadari di cristallo, Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani e Anna Maria Buzzi, direttore generale al MiBAC, hanno appena terminato i propri interventi e, cambiando la scaletta ufficiale, consegnano prima della fine del convegno l’H d’oro 2013 ai titolari delle aziende vincitrici nelle categorie Beni Culturali Ecclesiastici, Beni Culturali Museali e Edifici storici.

A quel punto, il momento delle relazioni ufficiali e quello dell’incontro annuale tra i più qualificati operatori italiani della sicurezza con la Fondazione Hruby sembrano fondersi in un’unica kermesse festosa, che fa capire meglio di qualsiasi discorso quanto sia grande il desiderio di tutti i presenti di dimenticare le difficoltà di questo periodo, di tornare a guardare avanti, di impegnarsi per crescere insieme. Ed è Enzo Hruby, presidente di Hesa e della Fondazione che porta il suo nome ma, soprattutto, il fondatore di questo grande gruppo di professionisti, a esprimere in poche parole il senso vero del Premio H’d’oro, mentre lo consegna al vincitore della categoria Soluzioni Speciali: “Il Premio non è solo il riconoscimento da parte della Fondazione Hruby della bravura dimostrata nella singola realizzazione, ma vuole essere anche un’occasione e uno stimolo per tutti gli operatori di scambiarsi idee e raccogliere spunti originali, per aumentare le possibilità di crescita del mercato globale della sicurezza e di ognuno nella propria realtà”.

Uno stimolo dunque alla crescita e all’innovazione, anche per effetto di una competitività che non finisce di sorprendere, messa in mostra senza infingimenti da tutti i partecipanti. Se nella scorsa edizione del 2012, uno dei vincitori ci aveva detto di essere molto contento perché era venuto per vincere e non per partecipare, quest’anno Carlo Hruby ha raccolto un applauso a scena aperta quando, dopo la consegna del premio a un’azienda “serial winner”, ha voluto precisare che anche in F1 e in tutti gli altri sport competitivi ci sono fasi in cui vincono sempre gli stessi, semplicemente perché sono più bravi degli altri... Un gara vera, resa ancora più attraente dal fatto che la giuria premia le soluzioni, non le tecnologie e le marche utilizzate.

Il convegno di quest’anno, L’occhio sull’arte, dedicato al tema della protezione e della valorizzazione del patrimonio culturale italiano, è stato moderato dal giornalista Armando Torno. Oltre a Antonio Paolucci e Anna Maria Buzzi, è intervenuta Cristina Acidini, soprintendente del Polo Museale Fiorentino per analizzare le tematiche della sicurezza e della valorizzazione dei beni culturali, approfondendo come oggi sia possibile, grazie alle più moderne tecnologie, far dialogare queste due esigenze in apparenza opposte.

I vincitori del Premio H d’oro 2013

Beni Culturali Ecclesiastici: Italsicurezza; Beni Culturali Museali: Secret Art in Technology; Edifici Storici: Centro Sistemi Antifurto; ; Infrastrutture e Servizi: Secchiaroli elettronica; ; Commercio e Industria: Enrico De Bernardi; Residenziale: Ciemme Electronic; Residenziale ex-equo: Te.si.s; Soluzioni Speciali: Protekta; International Award: Blondel; Sicurezza su Misura: CSG Sistemi.

A cura di Raffaello Juvara – riproduzione riservata

 

#Fondazione Enzo Hruby #Premio H d'oro #Palazzo Pitti #Antonio Paolucci #Anna Maria Buzzi #Cristina Acidini #Armando Torno #Musei Vaticani #Mibac #Polo Museale Fiorentino

errore