UTC rifiuta un'OPA di oltre 90 miliardi dollari di Honeywell
Continuano a fatica le manovre dei giganti americani per il riassestamento del mercato globale della sicurezza Dopo l’annuncio del merger tra Johnson Controls e Tyco, duramente contestato da Hillary Clinton in campagna elettorale per la palese finalità dell’operazione di eludere il fisco americano, è ora la volta del gran rifiuto di UTC, obiettivo di una offerta "monstre" da 90,7 miliardi di dollari presentata da Honeywell, ma considerata troppo bassa dalla “preda”.
Secondo Honeywell, questa operazione sarebbe “un’opportunità unica e affascinante per gli azionisti”, dalla quale deriverebbe un leader globale per gli “stuzzicanti” mercati finali che, in questo momento presentano tutti straordinarie potenzialità di crescita.
Il proponente sostiene che il merger consentirebbe di offrire ai clienti tecnologie e piattaforme software di assoluto valore mondiale, derivanti dall’unione delle rispettive capacità di R&D con una dotazione complessiva di oltre 8 miliardi di dollari da investire, e risparmi di costi derivanti dalle sinergie operative stimati in 3,5 miliardi di dollari.
UTC ha rifiutato l’attuale offerta motivando la decisione con la preoccupazione per i vincoli antitrust, sostenendo che Honeywell e i suoi consulenti non avrebbero tenuto questo problema nella dovuta considerazione.
La dichiarazione dell’organo di controllo di UTC sule regole anti trust conferma questa posizione: “Honeywell ritiene semplicisticamente che sia nel suo interesse sorvolare su questi rischi che sono, invece, determinanti per il successo della transazione, seguendo solo le proprie visioni opportunistiche”.
Il CEO di UTC, Gregory J. Hayes ha precisato: “United Technologies rimane ferma nella propria convinzione che qualsiasi combinazione con Honeywell troverebbe ostacoli insormontabili da parte delle Autorità antitrust in USA, Europa, Cina, Brasile, Canada e in altri mercati”.
Hayes continua con ulteriori commenti sulle sue preoccupazioni: “C’è un’alta probabilità che l’operazione possa non riuscire in tempi rapidi e un processo prolungato di revisione avrebbe materialmente un impatto negativo sull’operatività di UTC, sulle relazioni con i clienti e sulla permanenza in azienda dei cervelli. E’ importante ricordare che, quando il deal tra Honeywell e GE venne bocciato nel 2001 dalla Commissione Europea, il valore della azioni Honeywell perse il 38% tra il 2000 e il 2005. Anche alla luce di questo, sarebbe ora irresponsabile per UTC andare avanti in questa proposta di combinazione”. (nel 2001, l’attuale UTC era la divisione security di GE – NdR).
In aggiunta ai potenziali ostacoli da parte delle Autorità antitrust, Hayes evidenzia che il prezzo offerto è comunque troppo basso: “Al di là degli enormi problemi con le Autorità antitrust e le preoccupazioni dei clienti, Honeywell sottovaluta pesantemente UTC, mentre sopravvaluta le potenziali sinergie. In realtà, la proposta di Honeywell non è altro che un leverage buy out (LBO), pensato in relazione all’utilizzo delle forti riserve patrimoniali di UTC”.
Malgrado l’offerta sia stata respinta in modo così drastico, secondo alcuni analisti c’è ancora interesse per questo deal e le stesse tensioni tra i protagonisti potrebbero arrivare alla fine a produrre un risultato positivo.
A cura della Redazione