GECO, l’importanza del dialogo con le forze di polizia per la sicurezza del trasporto ferroviario e metropolitano

intervista a Giuseppe Romeo, CEO di GECO srl

Ci può parlare di GECO, della sua storia e delle sue attività?
GECO Italia è una realtà consolidata nel settore della sicurezza e dell’automazione industriale, fondata con l’obiettivo di fornire soluzioni innovative e all’avanguardia per il monitoraggio e la protezione di infrastrutture critiche. La nostra storia si intreccia con quella dell’evoluzione tecnologica nel campo della sicurezza e di sistemi di telecomunicazione, dove abbiamo sempre cercato di anticipare le esigenze del mercato con soluzioni su misura per i nostri clienti. La nostra attività si concentra principalmente sulla progettazione e realizzazione di sistemi di sicurezza e telecomunicazioni dalle infrastrutture di terra al rolling stock, includendo sistemi di informazione al pubblico, sistemi di rilevazione degli incendi, interfonia, sistemi di sincronizzazione e molto altro.

Quali sono le vostre realizzazioni più significative per la sicurezza in ambito ferroviario?
Nel settore ferroviario, abbiamo realizzato progetti di particolare rilievo sia in Italia che all’estero. In un’importante linea ferroviaria nel Medio Oriente abbiamo affrontato sfide complesse legate alla protezione perimetrale e delle aree sensibili. Abbiamo implementato sistemi avanzati di video analisi e controllo accessi, riuscendo inoltre a garantire la sicurezza di infrastrutture critiche come tunnel e ponti attraverso anche l’impiego di telecamere termiche dotate di video analisi e intelligenza a bordo camera ottimizzando il costo dell’infrastruttura.
Un altro progetto significativo ci ha visti coinvolti nella sicurezza di una rete metropolitana in Italia, dove abbiamo sviluppato una soluzione integrata che comprende informazione al pubblico, sistemi antintrusione e controllo degli accessi. In particolare, abbiamo messo a punto un sistema per rilevare eventuali intrusioni nelle gallerie e generare allarmi in caso di attraversamento della linea gialla, garantendo così una maggiore sicurezza per i passeggeri e il personale di servizio.

Quanto è importante per la riuscita di un progetto il ruolo di un partner come Genetec?
Il ruolo di un partner come Genetec è fondamentale per la riuscita di un progetto, in particolare grazie alla disponibilità di una piattaforma aperta, che consente di sviluppare soluzioni su misura, adattandole alle esigenze specifiche del cliente. Si tratta di una piattaforma in continua evoluzione, che permette di crescere nel tempo senza dover sostituire l’infrastruttura esistente, seguendo l’evoluzione dei bisogni operativi e tecnologici.
Abbiamo avviato la collaborazione con Genetec circa 20 anni fa, quando il sistema era un semplice VMS. Oggi, ci troviamo a lavorare con una piattaforma molto più avanzata, capace di unificare un ampio ventaglio di sistemi, inclusi quelli IoT, e di integrare soluzioni di livello superiore come Mission Control e Operations Center.
Un altro elemento di grande valore è la collaborazione con il team di Genetec: lavorare fianco a fianco con il loro personale ci consente di fare realmente squadra e sviluppare i progetti in modo condiviso, garantendo risultati concreti e sostenibili nel tempo.

Guardando alle vostre esperienze in altri Paesi, quali suggerimenti si potrebbero trarre per la sicurezza del nostro sistema ferroviario?
Le esperienze che abbiamo maturato in altri Paesi ci hanno insegnato che la sicurezza ferroviaria richiede una visione globale e integrata. Un elemento chiave è lo sviluppo di una buona ingegneria, capace di valutare tutte le integrazioni e arrivare a un livello di dettaglio spinto, in grado di prevenire criticità in tutte le fasi di progetto. L’ingegneria deve anche essere concepita per supportare l’evoluzione dell’infrastruttura nel tempo, evitando la necessità di cambiare soluzioni man mano che il sistema si sviluppa.
Un punto di riflessione: in UAE, ad esempio, le forze di polizia locali svolgono un ruolo attivo nella definizione degli standard di sicurezza richiesti in base alla tipologia di infrastruttura. Hanno stabilito in modo preciso il tipo di sorveglianza necessario e il livello di copertura da garantire a seconda delle caratteristiche dei diversi ambienti. Seguendo lo standard DORI, è stato definito anche il numero minimo di pixel per metro richiesto per ciascuna applicazione, in modo da assicurare l’efficacia delle immagini in funzione dell’uso (rilevamento, osservazione, riconoscimento, identificazione). Inoltre, sono state definite anche le interfacce software necessarie per consentire agli organi di polizia di accedere e visionare direttamente i flussi video delle telecamere, garantendo un monitoraggio centralizzato e tempestivo in caso di necessità operative o di sicurezza.
Un altro aspetto centrale è la collaborazione tra enti pubblici e privati, ma soprattutto tra i diversi servizi di trasporto. Solo una reale sinergia tra i vari attori può garantire l’intermodalità, condizione indispensabile per favorire l’utilizzo del trasporto pubblico e migliorare l’efficienza complessiva del sistema.
In Italia, sarebbe auspicabile investire di più proprio in questa direzione: promuovere l’integrazione tra ferrovie, porti, metropolitane e aeroporti rappresenta un passo fondamentale per rendere il trasporto pubblico un’alternativa concreta, comoda ed efficace rispetto al mezzo privato.

Può infine accennare i vostri prossimi progetti?
Attualmente siamo impegnati nello sviluppo di soluzioni tecnologiche avanzate, tra cui spicca il progetto dei pali intelligenti, una proposta innovativa pensata per aumentare la sicurezza e ridurre i consumi energetici nelle infrastrutture, anche in contesti non presenziati come le stazioni ferroviarie. Questi pali integrano sensori IoT, sistemi audio, pannelli informativi e illuminazione intelligente, regolata tramite telecamere dotate di intelligenza artificiale e algoritmi di videoanalisi.
Stiamo promuovendo la collaborazione diretta tra apparati tramite comunicazione machine-to-machine, oltre allo sviluppo di sinergie con droni per il monitoraggio e il supporto operativo.
A questo si affianca la sperimentazione di soluzioni di audioanalisi, particolarmente efficaci per incrementare la sicurezza a bordo treno e in aree urbane sensibili, come i sottopassi.
Questi progetti rappresentano un’evoluzione concreta della nostra visione: un’infrastruttura intelligente, interconnessa, sostenibile e unificata grazie a Genetec Security Center, capace di adattarsi dinamicamente al contesto e di rispondere in tempo reale alle esigenze di sicurezza e operatività.

 

Contatti:
GECO S.R.L.
Tel. +39 0321 806957 g.romeo@gecoitalia.biz

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