NFT e antiriciclaggio, la nuova sfida per la tutela del mercato dell’arte
Il mercato dell'arte è utilizzato da sempre dalle organizzazioni criminali per riciclare denaro. Giuseppe Miceli, esperto di antiriciclaggio, propone un registro per il tracciamento delle opere fisiche e lancia l'allarme sui NFT (Not Fungible Token) usati per lo scambio delle opere immateriali moderne, che definisce "un rapporto sinallagmatico invisibile e, dunque, impossibile da tracciare".
Possiamo delineare la portata del commercio illegale delle opere d’arte nel contesto generale del riciclaggio di capitali di provenienza illecita?
Il mercato dell’arte genera da sempre un grande appeal verso gli addetti ai lavori, gli appassionati estimatori ed i collezionisti con i loro consulenti ma, negli ultimi anni, anche nei confronti di investitori e risparmiatori che desiderano diversificare il proprio portafoglio di attività.
Tale appeal aumenta in maniera direttamente proporzionale al valore commerciale delle opere d’arte, che registra una crescita continua sui differenti segmenti del mercato dell’arte e dei beni da collezione.
Questo mercato risulta essere uno dei più floridi sul piano degli investimenti e, se fino a pochi anni fa si caratterizzava per una fortissima dimensione emotiva tipica del collezionismo, ultimamente sembra distinguersi per la spiccata aspettativa di aumento e di consolidamento del valore economico di quelle opere a scapito di quello artistico e culturale che, spesso, finisce per essere vergognosamente svilito.
In tale contesto, quella forza di attrazione ha coinvolto anche gli “art advisor” delle peggiori organizzazioni criminali, specialmente quelle dedite al riciclaggio. Si tratta di uno scenario sul quale ho indagato per anni, prima di pubblicare quello che è stato definito il primo libro che esamina il fenomeno del riciclaggio e le relazioni con il mercato dell’arte (“Antiriciclaggio Gallerie d’arte, Case d’asta, Operatori professionali oro”).
Le stime più recenti indicano che il valore delle transazioni sul mercato delle opere d’arte nel corso del 2020 si sia assestato a 50,1 miliardi di dollari e, di questo importo, il 10% circa derivi dal mercato online delle opere d’arte.
Queste sono le cifre del mercato legale, ben poca cosa rispetto ai numeri del mercato illegale che sono, invece, numeri a tre cifre, stando ai rapporti annuali della Autorità Antiriciclaggio...
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