Nasce Rete Vigilanza Italia, un progetto per valorizzare le PMI che operano nei servizi di sicurezza

La proposta di una rete d'impresa a livello nazionale rivolta alla medie e piccole aziende che operano con professionalità nella vigilanza privata e nei servizi fiduciari parte da Vigilanza Group, società cooperativa operante a Brescia dal 1946. Lucio Piccinini, direttore commerciale del gruppo bresciano e membro dello staff di coordinamento, spiega a securindex i contenuti del progetto.

Nasce Rete Vigilanza Italia: chi è il promotore ed a chi si rivolge?
"Rete Vigilanza Italia" nasce dalla volontà di Vigilanza Group e si rivolge in modo particolare alle medie e piccole aziende che operano con professionalità nella vigilanza privata e nei servizi fiduciari nei rispettivi territori di appartenenza. Il coordinamento del progetto è svolto dal presidente di Vigilanza Group, Giancarlo Liberatore, e dal direttore generale Angelo Paolo Pietroboni, assieme a quattro collaboratori.

Quali sono gli obiettivi del progetto?
Gli obiettivi sono molteplici, quelli più rilevanti sono:

• rispondere all'attuale evoluzione del mercato su base nazionale della vigilanza privata, dove i grandi gruppi stanno acquisendo i piccoli operatori nell'ottica della creazione di una sorta di "oligopolio";
• assicurare una copertura capillare e un continuo sviluppo delle imprese di vigilanza che operano sul territorio, nella ferma convinzione che solo chi vive quotidianamente la realtà locale ne conosce tutte le esigenze e le caratteristiche peculiari e può garantire servizi di qualità;
• accrescere, individualmente e collettivamente, le capacità innovative, la competitività e la visibilità commerciale per una crescita sul mercato;
• scambiare informazioni e prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica e tecnologica. Nello stesso tempo, esercitare in comune attività rientranti nell’oggetto dell'impresa;
• partecipare in modo competitivo alle gare pubbliche o private su base nazionale dei servizi di vigilanza attraverso Rete Vigilanza Italia che si può proporre come General Contractor, raggiungendo i seguenti comuni obiettivi: copertura operativa capillare e strutturata; protocolli, modelli operativi e certificazioni condivisi con tutta la Rete; elevato livello qualitativo del servizio.

Come è stata concepita la governance per garantire ai partecipanti l'equità della gestione ed al mercato l'affidabilità delle proposte?
L’attuazione del programma e l’organizzazione delle attività della Rete sono affidate al Comitato di Gestione formato da tanti membri quante sono le Imprese.
Ogni impresa nomina un proprio esponente nel Comitato di Gestione che nomina tra i propri componenti un Presidente e un Vice Presidente.
E' parte del comitato anche il Direttore di Rete che viene proposto dal Presidente e nominato a maggioranza dal Comitato di Gestione, con la finalità di assicurare operatività gestionale, armonizzazione e la compatibilità dei requisiti e delle attività delle imprese di Rete.

Quali saranno le prossime tappe e con quali tempi?
La roadmap è tracciata da tempo. Sono state inviate le comunicazioni ufficiali dell'iniziativa a tutti gli istituti partner sul territorio nazionale, dai quali stiamo già ricevendo ottimi ritorni con molteplici adesioni al progetto. Entro la metà di giugno verrà convocata la prima assemblea nella quale verranno elette le cariche della governance di Rete Vigilanza Italia, verrà stilato lo statuto e gestiti i successivi passaggi, primo tra tutti la registrazione con atto notarile del contratto di Rete sottoscritto da tutti i partecipanti.

 

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