Cantieri: in bilico tra sicurezza fisica e sicurezza virale

Ormai da maggio si parla e si discute delle norme da adottare sui cantieri edili e nell’ambito dei lavori pubblici per proseguire con le attività in tutta sicurezza, ovvero limitando il più possibile il rischio di contagio dovuto all’emergenza Covid-19.
Risulta infatti fondamentale che le attività nell’ambito edilizio procedano con il proprio corso, sia per la propria sopravvivenza sia per il beneficio fornito al Paese in ambito infrastrutturale.
Le norme di sicurezza emanate nell’ultimo DPCM vanno a toccare aspetti che siamo abituati a vedere applicati in tutti gli altri ambiti di vita comune: vengono menzionati l’attenzione ad evitare spostamenti, il divieto di aggregarsi, la rimodulazione di orari e spazi di lavoro.

Ma il virus è l’unica cosa da cui salvaguardarsi sui cantieri?
I dati dicono di no. Sebbene sembri che, in materia di sicurezza, l’unico nemico da cui guardarsi sia il virus, nei cantieri la situazione è differente.
Infatti, nei primi mesi nel 2020 è stato registrato un calo del -23,7% degli incidenti sui cantieri rispetto agli stessi mesi del 2019, ma tale calo è stato semplicemente influenzato dal lockdown.
Tenendo conto dei mesi in cui i lavori le attività nei cantieri sono state sospese, l'anno in corso è quello  che ha visto il maggior numero di infortuni nei cantieri edili.

I nemici della sicurezza sui cantieri
Possiamo quindi affermare con certezza che il Covid-19 sia solamente una delle problematiche che affligge questo ambiente lavorativo, mentre continuano ad essere acerrimi rivali della sicurezza sul lavoro la distrazione, la superficialità e, soprattutto, il mancato utilizzo delle giuste strumentazioni per tutelare i lavoratori.
Perché lo sbaglio, che sia per distrazione o per incomprensione, è lecito; ma è doveroso che l’uomo sia coadiuvato da materiali tecnici e soluzioni d’avanguardia per essere tutelato in questo tipo di lavoro che, inevitabilmente, mette a rischio la persona.

Quali sono i principali sistemi di sicurezza che coadiuvano il lavoratore e a chi affidarsi?
Il lavoro dell’operatore edile è ad alto rischio e, per salvaguardarsi da incidenti imprevisti, è bene affidarsi preventivamente ad un esperto del settore.
Ne è un esempio l’azienda Pegaso, che da anni si prende cura della sicurezza nel settore secondario, nell’edilizia ma anche nel settore agricolo.
Quando si parla di sicurezza fisica sul luogo di lavoro, le principali soluzioni da tenere in considerazione sono queste:
• Le soluzioni per spazi confinati, ovvero sistemi di sicurezza per quei luoghi, come condotte fognarie o cisterne, che consentono l’ingresso e il passaggio di un solo operatore alla volta, ma non permettono di compiere movimenti ampi e agevoli. Cosa che aumenta esponenzialmente la pericolosità delle situazioni lavorative, soprattutto in caso di emergenza
 • I sistemi anticaduta dall’alto, per garantire un lavoro in quota sicuro.
 • I sistemi di protezione collettiva come parapetti permanenti e reti anticaduta (presidio indispensabile per le coperture con superfici sfondabili
 • I sistemi di accesso, indispensabili per garantire il passaggio fra diverse coperture, oppure al di sopra di impianti e volumi tecnici.

I sistemi di sicurezza sul lavoro sono tanti, le esigenze dei lavoratori altrettante. Che si parli di infortuni o di malattia, scegliere la sicurezza sul luogo di lavoro affidandosi a mani esperte, rimane dunque il primo passo per salvaguardarsi e non rimanere in balia del caso.

Per informazioni info@pegasoanticaduta.it - www.pegasoanticaduta.it

 

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