Quanto serve rilevare la febbre per individuare i contagi da COVID-19?

Mentre si cercano le soluzioni per il controllo delle distanze sociali e dell’occupazione degli spazi idonee a garantire la sicurezza nella fase “post COVID-19”, che si presume possa durare a lungo, si moltiplicano i dubbi non solo sulla precisione dei dispositivi per la misurazione a distanza della temperatura corporea ma anche sull’utilità del rilevamento stesso per riconoscere i contagiati.
IPVM segnala nell’articolo del 25 agosto di Charles Rollet and Zach Segal (leggi) che i responsabili sanitari di US, Canada, UK, Irlanda ed Israele ritengono inutile la misurazione della febbre, proprio mentre i fornitori di dispositivi per il rilevamento della temperatura a distanza realizzano enormi profitti inondando il mondo con i loro prodotti, in una situazione che IPVM definisce di "concorso tra i funzionari sanitari e molti dei più grandi attori del settore della videosorveglianza".
Nell'articolo citato, IPVM riporta anche un’intervista del colonnello Jason Blaylock, direttore sanitario del Walter Reed Army Medical Center Health, al dottor Anthony Fauci, direttore dell'Istituto di allergie e malattie infettive del NIH (National Institutes of Health) e consulente della Casa Bianca noto in tutto il mondo.
Fauci spiega nell'intervista perché la misurazione della febbre sia inutile per individuare le persone contagiate.

Col. Blaylock: Lei è a conoscenza di casi in cui sia stata dimostrata l’utilità della misurazione della temperatura per identificare l'infezione da COVID-19 all’ingresso degli ospedali?
Dr. Fauci: Sa, colonnello, dicendo questo deluderò molte persone ma la risposta è no. Il vantaggio è marginale. Abbiamo scoperto al NIH che è molto, molto meglio interrogare le persone quando entrano risparmiando tempo, perché notoriamente la misurazione delle temperature è inattendibile. Quindi al NIH Clinical Center di fronte a voi e alla Casa Bianca, dove vado tutti i giorni, abbiamo abbandonato la misurazione della temperatura delle persone dal momento che a metà estate abbiamo avuto per 15 giorni di fila la temperatura a 90°F (32,2°C – NdR). L’altro giorno sono andato alla Casa Bianca e la mia temperatura era di 103°F (39,4°C) fino a quando non sono salito in macchina con aria condizionata, dove era 97,4°F (36,3°C). Quando ho cercato di entrare in un'altra struttura, la mia temperatura era scesa addirittura a 93°F (33,9°C) , il che significa che avrei dovuto indossare un respiratore! Quindi penso che dobbiamo abbandonare questi sistemi e dire che dobbiamo solo essere prudenti e fare domande nel modo più accurato.
Col. Blaylock: Tutto questo mi sembra molto ragionevole, dottor Fauci. Abbiamo avuto anche noi lo stesso pensiero al Walter Reed ed è quindi molto rassicurante sentire la sua conferma.

Guarda il video dell'intervista ad Anthony Fauci
 

traduzione e sintesi a cura della Redazione - in caso di riproduzione citare la fonte

 

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