BOSS, il Grande Fratello si avvicina
Milano - I giornali di tutto il mondo hanno riportato la notizia che Il governo federale USA avrebbe finanziato lo sviluppo di un sistema di analisi video per identificare automaticamente le persone dai loro volti "catturati" tra la folla. Il New York Times ha precisato che il Department of Homeland Security avrebbe testato un progetto chiamato "Sistema di Sorveglianza Ottico/Biometrico" (per gli amici BOSS) già lo scorso autunno, dopo due anni di sviluppo finanziato da parte del governo. Anche se il sistema non sarebbe ancora pronto per l'uso da parte della polizia, i responsabili del progetto dicono che i test avrebbero fornito risultati molto incoraggianti.
L'interesse per la videosorveglianza negli Stati Uniti è in continuo aumento, in particolare dopo l'attentato alla maratona di Boston dove, grazie all'uso delle telecamere, si è potuto individuare gli attentatori. Le possibilità di utilizzo andrebbero anche verso la ricerca di latitanti in luoghi affollati come, ad esempio, Times Square o la scoperta di trucchi in casinò pieni di gente.
Secondo le informazioni trapelate, BOSS sarebbe costituito da due torri portanti con telecamere a infrarossi in grado di riprendere immagini dello stesso soggetto da angolazioni leggermente diverse. Un software di analisi video elaborerebbe le immagini in formato tridimensionale, consentendo di arrivare alla identificazione dei soggetti ripresi, presupponendo che i loro parametri biometrici siano stati archiviati in precedenza. Il Dipartimento di Homeland Security avrebbe effettuato il test del sistema BOSS in un'arena nella città di Richland, nello stato di Washington, impiegando alcune decine di volontari. I loro dati facciali sarebbero stati mescolati in un archivio con altre 1.000 foto segnaletiche, per poter verificare l'affidabilità del sistema nel riconoscere le persone riprese tra quelle presenti.
Al di là dell'esito del test, la diffusione della notizia ha creato molto allarme negli USA ancora scossi dal Datagate, lo scandalo provocato dalla rivelazioni di Edward Snowden, ex-collaboratore della CIA e della National Security Agency, circa l'utilizzo illegittimo da parte del governo federale USA di informazioni personali sensibili dei cittadini americani e di molti altri paesi, fra i quali l'Italia.
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