Il contagio sul luogo di lavoro è un infortunio? I vincoli e le conseguenze per le aziende del terziario

Si terrà il 28 maggio la tavola rotonda virtuale organizzata da securindex formazione su un tema che ha creato grande allarme alla vigilia della Fase 2 in particolare tra le aziende del terziario, i cui lavoratori sono più esposti ai contatti con il pubblico.

Per quanto l'INAIL abbia successivamente precisato che non sarebbe automatica l'equiparazione del contagio in azienda con un infortunio sul lavoro, preoccupano i "normali" criteri di attribuzione delle responsabilità in capo al datore di lavoro, in considerazione del fatto che il contagio potrebbe avvenire ovunque, con enormi difficoltà di verifica se il virus sia effettivamente entrato in aziende e come.

Gli imprenditori di settori economici fondamentali per l'economia nazionale con milioni di posti lavoro, come il commercio, il turismo, la ristorazione, i servizi di sicurezza, i servizi alla persona e molti altri, peraltro con molteplici attività svolte fuori sede, si domandano preoccupati quali misure dovranno e potranno adottare per dimostrare di aver attivato i "criteri organizzativi e di prudenza" necessari, sufficienti e sostenibili per evitare di incorrere in pesanti sanzioni civili e penali.

Ne parleranno nella tavola rotonda virtuale di giovedì 28 maggio dalle 17 alle 18,30:

- dott. Guido Lazzarelli, direttore centrale Politiche del Lavoro e Welfare - Confcommercio - Imprese per l'Italia;
- avv. Massimo Davi, penalista - Studio Legale Davi;
- dott. Marco Abatecola, responsabile settore Welfare Pubblico e Privato - Confcommercio - Imprese per l'Italia;
- avv. Ezio Moro, giuslavorista - Studio Legale Moro.

Conduce Raffaello Juvara, direttore responsabile essecome-securindex.

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