Videosorveglianza: l'affidabilità del fornitore, un fattore critico per la sicurezza del sistema

La videosorveglianza ha assunto da tempo un ruolo determinante e irrinunciabile per qualsiasi applicazione di sicurezza in ogni parte del mondo, sotto tutti i regimi politici, in ambito pubblico e privato. L’evoluzione tecnologica ha trasformato le telecamere da raccoglitori di immagini a sensori di scenario, in grado di raccogliere e interpretare le immagini e di inviare i dati a sistemi centrali di elaborazione e stoccaggio per gli utilizzi richiesti dall’utente.

L’ampliamento delle prestazioni ha prodotto un esponenziale aumento delle possibilità di impiego, superando i già ampi confini della security. Solo per fare qualche esempio: indagini forensi, riconoscimento facciale, loss prevention, business intelligence, telemedicina, prevenzione degli incendi, controllo dei processi di produzione eccetera. La connessione in rete ha reso possibile l’interoperabilità con altri sistemi, il controllo da remoto, l’uso del cloud.

Ma è recentissima la notizia che Google ha disattivato i dispositivi domotici di Revolv, una control room rilevata nel 2014, lasciando in mano ai clienti pezzi di ferro inutilizzabili. Girano voci ricorrenti di immagini ricoverate in cloud non più ritrovate dai clienti o ricevute da telecamere diverse dalle proprie. La grande paura viene dagli attacchi informatici, la vera mina che dovrà venire disinnescata per tranquillizzare gli utenti di qualsiasi tecnologia in rete, con la videosorveglianza in prima fila.

Tutto ciò rende ancora più importante l’affidabilità complessiva dell’intera filiera di fornitura dei sistemi, dai produttori dei componenti agli integratori, per “mettere in sicurezza” a priori il sistema stesso rispetto a questi nuovi pericoli. Un’esigenza avvertita a livello globale, amplificata dall’avanzata di prodotti asiatici a basso prezzo, che non offrono le necessarie garanzie di qualità e di affidabilità richieste per gli impieghi critici di videosorveglianza.

Una delle tavole rotonde organizzate nell’ambito del MIPS 2016 (Milestone Integration Platform Symposium - Scottsdale, Arizona, dal 23 al 25 febbraio) è stata dedicata proprio a quest’ultimo tema, che abbiamo ripreso consultando i rappresentanti per il mercato italiano di quattro leader della videosorveglianza che della qualità dei prodotti, della capacità organizzativa e dell'affidabilità societaria hanno fatto una ragione e una missione: Axis, Bosch, Hanwha Techwin e Milestone.

Pietro Tonussi, Stefano Riboli, Fabio Andreoni, Alberto Bruschi hanno accettato il nostro invito a partecipare alla tavola rotonda virtuale, rispondendo in contemporanea alle nostre domande sui requisiti di affidabilità che i produttori di sistemi di videosorveglianza devono garantire ai propri clienti intermedi e finali.

A cura della Redazione

 

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