Cultura della legalità, fattore determinante per la sicurezza delle imprese
Giuseppe Fausto Milillo, Presidente della Fondazione Legalità e Sviluppo, fa il punto della situazione attuale della cultura della legalità del sistema economico italiano, alla vigilia della IX edizione del Premio Legalità che si terrà in Campidoglio il 7 giugno.
Possiamo fare una valutazione attuale sui timori di incremento delle infiltrazioni malavitose nell’economia reale a seguito della pandemia prima e dei fondi provenienti dal PNRR dopo?
La malavita vive di illegalità, violenze e terrore ed ancora di più si rafforza nei momenti di maggiore debolezza della società, delle imprese e del commercio. La pandemia naturalmente ha creato delle grosse falle nel sistema economia-imprese, difficili ma comunque non impossibili a sanare. Nonostante gli ultimi governi abbiano dato dimostrazione di intervento, gli aiuti alle imprese e al commercio sono stati lenti e farraginosi e questo ha permesso facile inserimento della malavita, delle cosche, della criminalità dei colletti bianchi, pronti ad offrire ancor più facili prestiti e finanziamenti per poi, paladini dell’usura, diventare padroni delle loro vittime. I fondi provenienti dal PNRR fanno gola a tutti, alla politica per gestirne il potere di distribuzione e gestione, e anche alla malavita, alle grandi cosche che, oltre al grande guadagno, sapranno bene riciclare il loro denaro e i loro loschi interessi. Naturalmente le nostre forze di Polizia, primi in Europa, che già sanno come lottare le nuove mafie dell’economia PNRR, già sono scese validamente in campo per bloccare l’insistenza criminale e già molti sono stati i successi raggiunti a favore e a difesa delle imprese e del commercio.
Dal vostro punto di osservazione, quale incidenza può avere un’adeguata informazione sui vantaggi per la sicurezza e la continuità aziendale derivanti dal rispetto di regole quali, ad esempio, la sicurezza sul lavoro, le normative antiriciclaggio e anticorruzione ecc?
Informazione e innanzitutto cultura. Le aziende e le imprese devono sempre imporre la “Cultura della Sicurezza”. La continuità aziendale va garantita solo con il rispetto delle regole che vanno a tutelare sia l’azienda che il datore di lavoro, oltre che il lavoratore. Le normative antiriciclaggio e anticorruzione possono sembrare esagerate ma in fin dei conti sono il “toccasana” per le attività da svolgere per la ricercata e dovuta economia di gran valore...
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