Sicurezza oltre la sicurezza, adesso la sfida è rimanerci

Editoriale di essecome online 7/2021

Quando cade la Fiera SICUREZZA, si fa di solito il punto della situazione del settore, cercando di interpretarne i segnali più o meno tenui per capire lo stato di salute e dove stia andando. Questa volta siamo arrivati con buona parte dei riferimenti squinternati dagli effetti della pandemia, ma c’è almeno un punto che merita un’attenta riflessione per le conclusioni che derivano da un’apparente contraddizione.

Partiamo dalla soddisfazione che si percepisce in questo periodo tra gli operatori di ogni categoria. Dai produttori ai distributori, dai progettisti agli installatori ed alle società di servizi, sono in molti ad ammettere che, se l’anno precedente si era chiuso per forza di cose in modo negativo, il 2021 sembra avviarsi alla conclusione in modo talmente positivo che per qualcuno risulterà perfino migliore del 2019.

Quasi inaspettatamente, si è manifestata una congiuntura favorevole come forse il comparto aveva mai visto prima e tutto fa pensare che continuerà almeno nella prima parte del 2022. Qual è dunque il punto?

Analizzando i dati diffusi dal Ministero dell’Interno dal 2017 ad oggi, si nota che i reati predatori (furti e rapine) denunciati nel periodo sono scesi del 43,8% da 1.334.540 a 750.036, con un calo solo nell’ultimo anno del 12,8%.
Come tutti sanno, furti e rapine sono i reati che generano maggior allarme sociale e vengono considerati da sempre i migliori agenti di marketing per tutta la filiera della sicurezza: “Se non ci fossero i ladri non ci saremmo noi” è la vecchia battuta tra gli addetti ai lavori.

Allora, come mai il settore sta tirando se negli ultimi quattro anni si sono quasi dimezzati i reati che dovrebbero spingere la gente a spendere soldi per proteggersi?
La risposta, quasi ovvia, è che quanto richiede il mercato in questo periodo abbia “costretto” il settore intero ad andare oltre se stesso, ad allargare gli orizzonti valorizzando le competenze e le tecnologie sviluppate per difendere la gente da furti e rapine.
I sistemi di videosorveglianza, controllo accessi e perfino antintrusione vengono oggi richiesti per gestire da remoto gli edifici, monitorare i flussi delle persone, interpretarne i comportamenti, verificare il rispetto dei protocolli sanitari, tanto che tutta la filiera fatica a soddisfare la domanda per mancanza di materiali, aggravata dalla crisi mondiale dei semiconduttori.
E lo stesso succede alle società di vigilanza armata e non, in grosse difficoltà a trovare personale per eseguire i servizi richiesti.

L’edizione 2021 della nostra Fiera di bandiera è stata molto speciale per tanti motivi ma verrà ricordata anche come la volta in cui il settore è stato spinto davvero “beyond security”, oltre la tela della sua normalità, e gli sia piaciuto molto.
Adesso la sfida è rimanerci.

*Tributo: Lucio Fontana fotografato da Ugo Mulas

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